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Mercato wsbk: Ducati sistema le sue pedine, BMW rilancia, Yamaha punta sui giovani

Dopo la firma di Tito Rabat con il team Barni, ci sono ancora da assegnare due Panigale V4R private. A Kawasaki rimane l'incognita Pedercini, a Yamaha quella di Ten Kate. BMW prende van der Mark e raddoppia gli sforzi, gli altri big non si muovono: Rea è il riferimento, Redding e Razgatlioglu i principali sfidanti
La firma di Tito Rabat con il team Barni per la prossima stagione del mondiale superbike riempie un'altra casella in griglia e il quadro ora è più completo. Da qualche anno ormai il travaso di piloti dalla MotoGP al campionato delle derivate di serie si fa sempre più importante, e Ducati in questo senso è il marchio che ha favorito maggiormente il passaggio.

Dalla Desmosedici alla Panigale
Il campione del mondo 2014 della Moto2 arriva dal team Esponsorama, dove ha lasciato la propria sella a Luca Marini. Giù da una Desmosedici GP19 per salire sulla Panigale V4R: la distanza c'è, ma forse, sia per architettura di motore che per prestazioni nel complesso, la mossa di Rabat è la meno traumatica nel cambio tra prototipi e derivate di serie. Alvaro Bautista fece lo stesso percorso due anni fa, salvo poi passare alla Honda, con cui correrà anche l'anno prossimo insieme a Leon Haslam. Scott Redding è un altro ex ducatista migrato alle sbk: l'attuale pilota del team Aruba, prima del mondiale e del BSB con la Panigale, aveva corso in MotoGP con Aprilia e anche con Ducati. Nel 2016 e 2017 il vice campione del mondo sbk aveva militato infatti nel team Pramac, conquistando però un solo podio. L'anno prossimo Redding avrà come compagno di team Michael Ruben Rinaldi, che prenderà il posto di Chaz Davies. A ogni modo il gallese rimarrà in “famiglia”, avendo firmato con il team GoEleven: in buona sostanza il romagnolo e Chaz si sono scambiati le rispettive Panigale V4R. A questo punto rimangono da assegnare due Ducati: quella di Brixx Performance e quella di MotoCorsa.

Gli altri marchi
Di Honda abbiamo già detto (per quanto riguarda il team ufficiale), mentre Kawasaki non cambierà la formazione del KRT: saranno sempre il sei volte iridato Jonathan Rea e Sam Lowes a tenere alto l'onore della verdona, mentre Lucas Mahias salirà sulla ZX-10RR di Puccetti e Isaac Vinales su quella del team Orelac. Niente ancora di definitivo in casa Pedercini: Loris Cresson ha già firmato un biennale e il belga ha svolto i primi test, ma Lucio spera di riuscire a schierare una seconda moto con un pilota di valore (Loris Baz e Sandro Cortese i nomi più gettonati).
Yamaha, che presenta la pattuglia più nutrita del paddock, perde Michael van der Mark, passato a BMW per affiancare Tom Sykes, ma acquista il campione del mondo supersport Andrea Locatelli, che dovrà confrontarsi nel box con un top rider del calibro di Toprak Razgatlioglu. La casa dei tre diapason promuove un italiano in top class ma ne boccia un altro: Federico Caricasulo sarà sostituito nel team GRT da Kohta Nozane, il collaudatore giapponese noto agli appassionati di MotoGP. Nessuna novità invece nell'altra metà del box, con Garrett Gerloff che sarà chiamato a confermare le buone impressioni del suo 2020. Ancora in alto mare anche la situazione di Ten Kate, che dovrebbe portare in pista la sesta R1 del 2021, mentre Christophe Ponsson correrà con la Yamaha del team Gil Motorsport.
Già definita invece la situazione dei team privati BMW, con Eugene Laverty “parcheggiato” in RC Squadra Corse, mentre Jonas Folger sarà l'asso nella manica dei bavaresi: per lui c'è la S1000 RR del Bonovo Racing.

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Sbk

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