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La Honda CBR 1000 RR-R debutta alla 24 ore di Le Mans e trionfa

La nuova CBR 1000 RR-R  ha marciato come un orologio svizzero e i tre piloti dell’equipaggio composto da Freddy Foray, Josh Hook e Mike Di Meglio non hanno commesso errori, così che le uniche incertezze sono venute dalle condizioni meteorologiche
Trionfo Honda
Vittoria schiacciante del team F.C.C. TSR Honda France nella 24 ore di Le Mans, divenuta la penultima prova del mondiale Endurance dopo la cancellazione della 8 Ore di Suzuka. La squadra giapponese, che non è ufficiale ma è di fatto il braccio armato della Honda nelle gare di durata, è rimasta al comando per quasi tutto il tempo e ha portato a termine la gara coprendo 816 giri; la nuova CBR1000 RR-R Fireblade SP ha marciato come un orologio svizzero e i tre piloti dell’equipaggio composto da Freddy Foray, Josh Hook e Mike Di Meglio non hanno commesso errori, così che le uniche incertezze sono venute dalle mutevoli condizioni meteorologiche.
Prima del via però le incognite erano ben maggiori: la moto era completamente nuova e c’erano stati solo alcuni mesi di tempo per svilupparla, nelle prove si era dimostrata più veloce delle avversarie ma l’affidabilità era da verificare. Invece è andato tutto perfettamente, la squadra è
riuscita a cogliere anche i 10 + 10 punti di bonus spettanti a chi era in testa allo scadere della 8ª e della 16ª ora, e si giocherà il titolo iridato all’ultima gara; se ce la facesse sarebbe la seconda volta, dopo il successo del 2017, prima vittoria di una squadra giapponese nell’Endurance.
Secondo posto per la SRC Kawasaki France campione del mondo in carica, guidata da Jérémy Guarnoni, Erwan Nigon e David Checa, staccati di due giri, e terzo per Étienne Masson, Xavier Simeon e Gregg Black, equipaggio della Suzuki SERT penalizzata da una caduta di Black. Quest’ultima resta comunque in testa al mondiale con 127 punti, 50 di vantaggio, e tutto si giocherà nella 12 ore del Portogallo.
In Francia, quarto posto per la Yamaha YART che schierava anche il nostro Niccolò Canepa, e nono assoluto e secondo della categoria Superstock per l’italianissimo team No Limits con Scassa, Vitali e Kemmer.
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