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Iannone: quattro anni da incubo e ora la rinascita

L’abruzzese, dopo la squalifica per doping, è tornato a correre in SBK e al primo round ha subito dimostrato che il talento è intatto. Ma non dimentica i quattro anni da incubo che ha vissuto

"All'inizio è stato drammatico"
Andrea Iannone si è lasciato alle spalle quattro anni di squalifica e ora è impegnato nel mondiale SBK. Dopo un ottimo inizio in Australia, dove ha centrato il terzo gradino del podio, l'abruzzese si prepara al secondo appuntamento in programma questo fine settimana a Barcellona. 

Il rientro nelle corse non cancella però l'incubo del lungo stop: “I miei quattro anni senza gareggiare… all’inizio è stato drammatico. È stato difficile capire e adattarsi perché avevo la sensazione di aver perso tutta la mia vita. Quando perdi tutto sei un po’ disorientato. È come un grande incidente, ma quando hai un grosso incidente, forse ti fermi per un anno. Ho smesso per quattro anni. È difficile spiegare questa situazione. Comunque è stato fondamentale il sostegno dai miei tifosi, della mia famiglia e dei miei amici, ma in ogni caso non è stato facile”.

Il colloquio con Gigi Dall'Igna
Ducante la squalifica ha chiuso i ponti con la MotoGP: “Soprattutto nel primo anno mi sono un po' più chiuso in me stesso ma, passo dopo passo, ho iniziato a vivere un po’ una vita normale. Ho smesso di seguire la MotoGP e ho iniziato a seguire la Superbike. Non so perché ma questa è la realtà. Quando seguivo alcune gare, sentivo come se volessi essere nelle gare e nella battaglia, ed è per questo che ogni tanto ho iniziato a parlare con Gigi Dall’Igna (il direttore generale di Ducati Corse, ndr)”.

Fino a quando non c’è stata una vera e propria proposta: “Un giorno sono andato a Misano con mio padre e l'ho incontrato. Abbiamo parlato un po’ e lui mi ha chiesto: ‘Andrea, vuoi tornare e pensi di essere pronto?’ Gli risposi che lo ero. Sono tornato dopo tanto tempo e sono davvero emozionato per questo ritorno. Sono felice, vivo questo sogno. Non recupererò ciò che ho perso; è impossibile, ma in parte voglio provare a recuperare la mia felicità”.

La sua rinascita nelle derivate di serie
Il paddock della Superbike è diverso da quello della MotoGP e Iannone ha spiegato: “La SBK è davvero bella, l'atmosfera in questo paddock è fantastica. Sento tantissima passione per il motorsport, per la moto, è davvero una bella energia per me. Per tutta la mia carriera, ho pensato che fosse il miglior campionato. Adesso sono qui e voglio godermelo. Il livello è davvero alto perché ogni pilota è veloce. Penso che i primi 10-12 piloti siano davvero veloci”.

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