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Dakar 2018, Cerutti: “Il pilota può ancora fare la differenza”

Dakar news – Tutto è pronto per la partenza della 40esima edizione della Dakar e a correre nella sezione moto ci sarà anche Jacopo Cerutti, due volte campione italiano di Motorally, 12esimo posto assoluto nella sua prima Dakar nel 2016, che parte con l’obiettivo di portare a termine la sua seconda prova. Il pilota comasco si è raccontato prima della partenza e ha dichiarato: "Per me la Dakar è sinonimo di sacrificio, grandi soddisfazioni, ma anche libertà"
"La cosa più difficile? La sveglia all’alba!"
A tenere alto il tricolore nella Dakar 2018, sezione moto, ci sarà tra gli altri Jacopo Cerutti, autore di una grande prestazione al suo debutto nel 2106 quando aveva ottenuto un fantastico 12esimo posto assoluto, che non aveva potuto replicare nel 2017 a causa di un infortunio alla terza tappa. Quest’anno il giovane talento italiano ci riproverà, sempre supportato da Husqvarna Italia, ma schierato con un team privato. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Cerutti ha dichiarato: “Nel 2016 sono partito determinato a finire. La forza di volontà e la concentrazione sono due elementi chiave quando passi 7-8 ore in sella ad una moto. Ho dato tutto me stesso e potevo contare sul supporto di Husqvarna. Questo è fondamentale perché ti senti coccolato”. L’obiettivo del 2018: “Punto a finire la corsa possibilmente nella Top 20. Il livello si alza ogni anno e sono tanti i candidati alla vittoria, a partire dai piloti delle squadre ufficiali KTM, Honda, Husqvarna, Yamaha o gli indiani della Hero MotoCorp”. La differenza tra piloti ufficiali e non è cosa da poco, ma il 28enne ha detto: “I piloti di team factory possono contare su mezzi più competitivi, allenamenti specifici, maggiori risorse sia umane che economiche e non ultimo dormire in camper invece che in tenda. La Dakar resta comunque una gara in cui il pilota può fare ancora la differenza, per cui un privato può arrivare davanti a un ufficiale”. La Dakar sarà alla 40esima edizione e Cerutti ha detto: “Per me la Dakar è sinonimo di sacrificio, grandi soddisfazioni, ma anche libertà. L’avventura resta la componente principale di questa grande maratona. La cosa più difficile? La sveglia all’alba!” Jacopo Cerutti è campione italiano Motorally per il secondo anno consecutivo e a proposito della preparazione in vista alla Dakar ha detto: “Il nostro campionato resta la palestra migliore e permette anche ai più giovani di cimentarsi in questa disciplina. Lo step successivo è competere in qualche rally internazionale e prendere confidenza con la guida sulle dune. In questo il Marocco è perfetto”.

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