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Alette aerodinamiche al TT sono pericolose? Hickman è dubbioso

Diversi modelli di serie ormai montano le alette, tra cui la M1000RR di BMW. Peter si interroga sulle possibili conseguenze: "La differenza è enorme. Ma a 180 miglia all'ora, sui dossi, se sollevi troppo la parte anteriore l'aria entrerà sotto le ali e solleverà la moto?”
C'è stato un grande passo avanti tecnologico dall'ultima volta che le superbike TT sono sfrecciate su Bray Hill nel giugno 2019: l'aerodinamica, con le relative alette che ormai siamo abituati a vedere in MotoGP e superbike.

Dalla produzione alla gara
Negli ultimi due anni le appendici aerodinamiche sono apparse su diversi modelli di serie: la M1000RR di BMW, la Panigale V4 S di Ducati, la CBR1000RR-R di Honda e la ZX-10RR di Kawasaki. Il concetto è semplice: aumentare il carico aerodinamico nella parte anteriore della moto, per ridurre le impennate e migliorare la stabilità alle alte velocità.
La corsa tecnologica in MotoGP è iniziata nel 2016, perché il nuovo pacchetto elettronico standard del campionato prevedeva un intervento elettronico anti-impennata molto debole, quindi gli ingegneri hanno iniziato a recuperare su un fronte completamente diverso. Quattro anni dopo sono arrivate le alette sulle ultime superbike Ducati e Honda. BMW e Kawasaki si sono succedute in rapida successione l'anno scorso.

La prima volta sull'isola
Ma come reagiranno le M1000RR, Panigale V4 S, CBR1000RR-R e ZX-10RR sul Mountain? Il TT sarà un grande banco di prova per questa ultima tecnologia, perché l'effetto dell'aerodinamica aumenta esponenzialmente con la velocità e non c'è pista più veloce al mondo del Tourist Trophy.
Il detentore del record assoluto del TT Peter Hickman guiderà le M1000RR nei TT Superbike, Superstock e Senior di quest'anno, sfruttando tutta l'esperienza acquisita con la macchina nel campionato BSB dell'anno scorso. Durante il 2021 Hickman ha effettuato test con l'ultima superbike di BMW, guidandola con la carena M1000RR, ali comprese, quindi montando la carena S1000RR, senza ali. “Ho sentito subito un'enorme differenza - afferma il 34enne che detiene il record sul giro a 135,452 mph-. Mi domando che tipo di effetto avranno sui salti. Le ali sono progettate per tenere schiacciata la parte anteriore della moto, ma ovviamente a 180 miglia all'ora, sui dossi, come al Crosby jump, o Ballacrye, cosa succederà? Se sollevi troppo la parte anteriore l'aria entrerà sotto le ali e tirerà la moto all'indietro? D'altra parte, le ali significano resistenza, il che significa meno velocità massima, e gran parte del TT riguarda questo aspetto”.

Parola di tecnico
Il crew chief di Hickman, Darren Jones, che ha lavorato con Hicky per più di un decennio, è più ottimista sui vantaggi del carico aerodinamico al TT, ma nemmeno lui può essere sicuro dell'effetto che avranno sui tempi sul giro. “La moto sarà più stabile, con meno impennata e aiuterà sicuramente la velocità in curva - afferma Jones-. L'aerodinamica ti dà più contatto davanti e aderenza, quindi la moto gira molto bene e mantiene la sua traiettoria in maniera eccellente per lo stesso motivo. I vantaggi in curva saranno importanti”.
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