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Valtellina, la Comunità montana contro bici ed e-bike: chi sbaglia paga

E-bike e mountain bike aprono in montagna un nuovo fronte di polemica: a causa degli atteggiamenti scorretti ed irresponsabili di alcuni ciclisti, la convivenza con i pedoni si è fatta difficile. La Comunità Montana Valtellina di Sondrio avverte: “chi sbaglia paga”
Una difficile convivenza
Fino a qualche anno fa erano gli enduristi che percorrevano in moto sentieri più o meno accessibili a essere presi di mira da escursionisti e amanti della montagna, stessa sorte oggi tocca a ciclisti e mountian biker. Un esempio viene dalla Valtellina, dove la comunità montana ha “avvertito” circa la pericolosità (e le conseguenze) di atteggiamenti scorretti ed uso improprio di biciclette ed ebike. Un avvertimento che arriva a seguito delle numerose segnalazioni da parte di altrettanti escursionisti a passeggio lungo il tratto che da Chiuro si snoda costeggiando l’Adda per 33 chilometri fino a Berbenno. Largo appena due metri, il sentiero s’è in breve tempo trasformato in una sorta di “circuito” lungo il quale è molto facile imbattersi in ciclistici che sfrecciano “a velocità folli” non curanti dei rischi per i pedoni e loro stessi.
Le segnalazioni ai nostri uffici sono all’ordine del giorno -  spiega Tiziano Maffezzini, presidente della Comunità montana Valtellina di Sondrio che ha reso fruibile il sentiero ed è incaricata della sua manutenzione. “L’ultimo schianto in bicicletta solo un paio di settimane fa. Il problema - dice Maffezzini - riguarda anche il sentiero Rusca, che sale dal capoluogo verso la Valmalenco, molto frequentato soprattutto nel periodo estivo. Sia chiaro, in caso di cadute per la presenza di buche o per qualche mancanza nostra siamo pronti a rispondere, ma la verità è che spesso gli incidenti sono dovuti a comportamenti irresponsabili”. Una situazione che ha obbligato la stessa Comunità Montana ad alzare la voce: "il sentiero - si legge nell’apposito comunicato diffuso dall’Ente - è stato realizzato per scopi ricreativi e non sportivi, è frequentato da famiglie, bambini, anziani. Esiste un preciso regolamento disponibile sul nostro sito, nei principali punti di accesso ed è esposto nelle aree di sosta: invitiamo a consultarlo”. 
Nello specifico, oltre alle norme di comportamento più basilari (come quelle di non abbandonare i rifiuti e non danneggiare le attrezzatura e l’arredo) il regolamento pone come limite massimo di velocità per i ciclisti i 20 km/h: “I percorsi sono stati costruiti all’interno di aree naturali, si snodano lungo il fiume fra alberi, rocce, spesso comportano l’attraversamento di guadi, avvallamenti, piccoli ponti e passerelle, alcune radici possono affiorare dall’asfalto, rovinandolo. Bisogna stare attenti e moderare la velocità, che si vada a piedi, sui roller, con il monopattino o in bicicletta”. “La Comunità Montana di Sondrio - specifica ancora il presidente della Comunità - non si ritiene responsabile per eventi dovuti ad un utilizzo non oculato dei sentieri Valtellina e Rusca ricadendo la responsabilità civile sul singolo utente”.
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