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T-Red Segrate, assolto il Comune, niente risarcimenti

È finito con un'assoluzione il processo per lo scandalo dei T-red truccati di Segrate. Caduta l'ipotesi dell'associazione a delinquere e assolto il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini e i suoi collaboratori. Gli impianti sono stati giudicati regolari, non ci sarà alcun risarcimento per i 150 automobilisti e motociclisti multati che si erano costituiti parte civile
Tutto regolare
I famigerati T-red di Segrate, i rilevatori ai semafori che inchiodano chi passa col rosso, alla fine erano regolari. Ad assolverli dopo un processo in cui si profilava addirittura il reato di associazione a delinquere, è stata il tribunale di Milano che, tramite diverse perizie, ha verificato la regolarità degli impianti. Il caso, scoppiato un paio d'anni fa aveva fatto scalpore: a Segrate, paese nella periferia nord di Milano, il sistema elettronico T-Red avrebbe sparato multe a raffica, secondo l'accusa, perché la taratura non era corretta e fatta ad arte, con un tempo di passaggio dal verde al rosso molto rapido, per multare quanti più motociclisti e automobilisti. Lo scandalo era finito in prima pagina di giornali e telegiornali nazionali e l'inchiesta si era poi allargata ad altri comuni e aveva coinvolto altre procure. Quasi 150, tra motociciclisti e automobilisti, si sono costituiti come parte civile. Tra gli accusati il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini e altri cinque suoi collaboratori (ipotesi reato di abuso d'ufficio), Raoul Cairoli, in qualità di amministratore unico della Ci.ti.esse, azienda che commercializzava in via esclusiva i T-red e Giuseppe Astorri, direttore commerciale della Scae, società che si aggiudicò l’appalto a Segrate. La sentenza, emessa pochi giorni fa, ha invece affermato che i T-red erano assolutamente regolari e ha assolto Alessandrini e gli altri uomini della giunta per i quali si era addirittura ipotizzato il reato di associazione a delinquere. Condannato  a quattro anni, invece, Cairoli, e a un anno con la sospensione condizionale della pena Astorri, entrambi per  irregolarità nella gestione dell'appalto e turbativa d’asta. Cadendo l'accusa sulla taratura “malandrina” dei T-Red, ovviamente, finiscono nel nulla anche tutte le richieste di risarcimenti dai cittadini “pizzicati” a passarecol rosso. 
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