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SSP e SBK 2014, divorzio MVAgusta – Yakhnich

SSP e SBK news – Già da tempo le cose tra la casa varesina e l'imprenditore russo non andavano a gonfie vele. Appena prima del GP di Misano, è arrivata l'ufficializzazione del divorzio. Confermati Claudio Corti in Superbike e Jules Cluzel in Supersport, "salta" Vladimir Leonov. Ecco cosa ha dichiarato la team manager Nataliya Lyubimova
MV Agusta nel Mondiale Superbike senza il team Yakhnich 
La separazione tra MV Agusta e Yakhnich Motorsport, il team del magnate russo Alexander Yakhnich, impegnato sia in Superbike sia in Supersport, è stata piuttosto rapida. Il team russo, che l'anno scorso aveva vinto il titolo mondiale Supersport con il pilota Sam Lowes alla guida della Yamaha R6, quest'anno aveva deciso di unirsi alla storica casa costruttrice varesina schierando Claudio Corti in Superbike e la coppia Jules Cluzel e Vladimir Leonov in Supersport, ma il progetto è durato poco. Poco prima del settimo round  a Misano era arrivata la conferma della separazione, tanto che già sulle divise dei team e sulle scritte dei camion e nella hospitality era già sparito il cognome dell'imprenditore. La team manager Nataliya Lyubimova ha dichiarato a crash.net: “La ragione per il ritiro dalle corse è che Alexander Yakhnich ha investito dei soldi in questo progetto, ma alla fine questo non aveva più senso. Naturalmente la decisione non è stata presa dall'oggi al domani, è stata ponderata, ma ormai le cose stanno così: anche il motociclismo deve essere un business. Hai soldi, ami lo sport, ma arriva un giorno in cui la ragione prende il sopravvento sulla passione, e ti deve fermare. Alexander ha provato a far funzionare le cose, ma è stato costretto ad affrontare la realtà finanziaria della situazione, e ha dovuto rinunciare. Da parte nostra, è stata una decisione di carattere puramente finanziario”. Il primo campanellino d'allarme del disimpegno di Yakhnich era stato l'annullamento del round in Russia, causato dai problemi politici internazionali legati alla vicenda dell'Ucraina, che ha un po' segnato il rapporto dell'imprenditore russo con il mondo della Superbike: “Avevamo un contratto a inizio stagione, ma poi ci siamo dovuti confrontare con la difficile situazione politica legata all'Ucraina, che è ancora in corso. In una situazione come questa diventa difficile spendere i soldi russi: è difficile giustificare i soldi spesi per ... come posso dire ... l'industria dell'intrattenimento. In una tale situazione, il gareggiare ha un'importanza diversa, ma onoreremo i contratti che abbiamo firmato”. La cosa era nell'aria già da tempo e Nataliya ha spiegato: “Quando abbiamo fatto dei buoni risultati, come la vittoria di Phillip Island, Alexander ha continuato a investire il proprio denaro, ma durante questo periodo ha cercato di trovare anche nuovi investitori. Fortunatamente è riuscito a trovarne alcuni che hanno investito non solo nelle corse, ma anche in altre sue iniziative imprenditoriali. All'inizio le cose andavano bene, ma alla fine non abbiamo avuto il successo che speravamo e a quel punto ci siamo dovuti sedere al tavolo con Giovanni Castiglioni. In principio abbiamo deciso di proseguire comunque, perché tutto sembrava andar bene: eravamo secondi in campionato e questo poteva giustificare la spesa, ma non è durato molto. Alla fine, la decisione è stata presa da Alexander”. In risposta a tutto questo trambusto Jules Cluzel, unico pilota attuale in Supersport, sul circuito di Misano ha ripagato la fiducia di tutti con la conquista della pole position il sabato e una schiacciante vittoria la domenica.
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