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SBK 2014 intervista esclusiva Sylvain Guintoli: “La pista del Qatar mi piace molto”

SBK news GP del Qatar – Manca solo un round al termine del campionato delle derivate di serie e Sylvain Guintoli, pilota di casa Aprilia, si sta giocando il titolo con Tom Sykes. Il francese l'abbiamo intervistato a Magny Cours, sede dell'undicesimo appuntamento appena passato, e ci ha parlato del circuito su cui disputeranno le due gare decisive, del suo futuro e ha fatto un bilancio della stagione in corso
Guintors ottimista
Dodici sono i punti che separano Sylvain Guintoli dall'avversario e leader in campionato Tom Sykes, per la realizzazione del suo sogno: vincere il titolo di Superbike. Il trentaduenne francese, dopo aver corso cinque stagioni in 250 e due in MotoGP, ha trovato la sua dimensione in sella alle derivate di serie, su cui l'anno scorso aveva concluso in terza posizione. Davanti a un piatto di pasta al pomodoro tra un turno e l'altro, abbiamo intervistato a Magny Cours il pilota Aprilia...

Come vedi la lotta al titolo?
È tutto una lotteria, abbiamo preso punti importanti. Mancano ancora due gare, quindi ci sono 50 punti in palio.

Vivi da anni in Inghilterra, consideri il Gran Premio di Magny Cours il tuo round di casa?
Si si, sicuramente. Abito da dieci anni a 20 minuti dal circuito di Donington Park, ma qui c'è la mia famiglia, ci sono i miei amici, guido con la bandiera francese. Questo penso che sia il circuito dove c'è più gente, ne arriva davvero tanta fin dal venerdì. Questa è la mia gara.

Sei molto vicino a Honda per il prossimo anno, è una scelta obbligata per il ritiro di Aprilia?
L'anno prossimo alcune cose, specialmente il regolamento, cambieranno tanto. Quest'anno il mio contratto è finito, devo guardare quali sono per me le migliori opportunità. Adesso è più importante la fine del campionato da fare con la mia squadra. Il team Aprilia SBK è veramente una squadra forte, ma anche bellissima, grazie alle persone meravigliose che la compongono. Voglio fare molto bene, per l'anno prossimo poi vedremo...

Che bilancio fai di questa stagione?
Sono stato veloce, più dell'anno scorso. C'è stata molta competizione all'interno del team, da quando Marco ha trovato il modo giusto per andare veloce. Penso che abbiamo fatto tutti e due un buon lavoro per la squadra, parlando della guida adesso ho fiducia e un feeling molto buono con la RSV4, sicuramente meglio dell'anno scorso e con due spalle in forma è meglio (ride).

Hai qualche rimpianto?
Oh no. C'è stata qualche gara, soprattutto quando pioveva, che avremmo potuto fare più punti. Quando l'asfalto è bagnato la corsa è più rischiosa. Ad Assen sicuramente avrei potuto vincere, ma non serve a niente dire questo. Sono pur sempre le gare, l'importante è che ho fatto il massimo sempre. Quindi no, rimpianti non ce ne sono.

Vi giocherete il titolo in Qatar, su un circuito che tu conosci...
Sì, molto bene. In generale lo conosciamo un po' tutti. Tom Sykes ci ha guidato in Superbike nell'anno 2009, Marco anche ci ha già corso. Io forse lo conosco meglio perché ci sono stato quando correvo con la 250 e si correva in notturna. L'ultima gara che ho disputato qui è stata la Endurance di otto ore nel 2010 che ho vinto e il tracciato mi piace molto. Inoltre penso che sia un buon circuito per la nostra moto.

Per il primo anno della Superbike sarà in notturna.
Sì e questo cambia l'atmosfera, è strano. Le luci sono molto forti, non si vede l'ombra, sembra che tu sia da solo nel circuito. È tutto nero fuori dalla pista, ma ho buone sensazioni e per noi correre in novembre va bene perché fa un caldo incredibile durante la giornata. La sera la temperatura sarà intorno ai 25 gradi, sarà un'esperienza molto positiva.

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