Salta al contenuto principale

Osservatorio stili di guida, sull'A4 la situazione è grave

Limiti di velocità oltrepassati dall’85% dei conducenti di veicoli pesanti, mancato utilizzo degli indicatori di direzione in fase di sorpasso e rientro, erronea posizione sulle corsie, smartphone alla mano e distanze di sicurezza del tutto ignorate. Il tratto autostradale Brescia-Padova - tra i più trafficati in Italia - è una pericolosissima giungla
Si salvi chi può
Commissionato dalla “A4 Holding”, cioè dalla società del gruppo Abertis che ha in gestione il tratto autostradale Brescia-Padova, il primo “Osservatorio stili di guida” ha permesso, attraverso l’impiego di apposite strumentazioni radar, di conoscere e monitorare il comportamento dei conducenti dei veicoli che vi transitano. Dall’uso del cellulare al mancato rispetto dei limiti, il quadro che n’è emerso è grave. 
Nel dettaglio: le rilevazioni effettuate evidenziano che il 12% dei conducenti totali monitorati guida con lo smartphone in mano, di cui il 10% a bordo di veicoli leggeri e addirittura il 14% al volante di veicoli pesanti, come camion e tir. Quest’ultimi, in fatto di velocità, oltrepassano i limiti nell’85% dei casi, mentre gli automobilisti si “fermano” al 16%. Poi c’è l’utilizzo selvaggio delle corsie, con quella di destra che, nella maggior parte dei casi, rimane deserta: il 49% dei veicoli che percorre la corsia centrale ha infatti la corsia di marcia lenta completamente libera, e così chi percorre la corsia di sorpasso, che nel 28% dei casi ha la corsia centrale libera. Ma il report continua: l’utilizzo degli indicatori di direzioni è rarissimo, con addirittura il 67% dei conducenti che non aziona la freccia per il sorpasso e il 74% per la manovra di rientro. Non è tutto, perchè da considerare c’è anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza: il 30% dei veicoli leggeri e il 7% dei veicoli pesanti viaggia ad una distanza dal veicolo che lo precede inferiore a 2 secondi, mentre il 3% dei veicoli leggeri viaggia a una distanza dal veicolo che lo precede inferiore a 2 secondi e a velocità superiore ai 130 km/h. Unico dato positivo - e qui forse vanno ringraziati i segnali acustici presenti ormai nella quasi totalità dei mezzi, riguarda l’uso delle cinture: le allacciano il 97% dei conducenti di veicoli leggeri e l’83% dei conducenti di veicoli pesanti. Male però se si guardano ai sedili posteriori, con soli il 42% dei passeggeri che le utilizzano.
Un ultimo dato riguarda infine non tanto la sicurezza di conducenti e passeggeri, quanto piuttosto la necessità, per il futuro, di ripensare all’intera politica di trasporti in un ottica di riduzione delle emissioni: sul tratto monitorato, cioè uno dei più trafficati di tutta Italia, il 61% delle automobili è occupata da una sola persona, il conducente.  

Aggiungi un commento