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Nuovo Codice della Strada, l'intervento della FMI

Durante l’incontro svoltosi in merito al Disegno di Legge di modifica del Nuovo Codice della Strada, la Federazione Motociclistica Italiana ha ricordato e sottolineato  le linee guida fondamentali per la sicurezza dei motociclisti. La Federazione chiede una maggiore attenzione per quanto riguarda la manutenzione delle strade, con particolare riferimento alla messa in sicurezza dei guardrail
FMI interviene
Da sempre in prima linea per tutelare sicurezza e diritti dei motociclisti, FMI ha partecipato all’importante incontro svoltosi il 6 ottobre in merito al Disegno di Legge di modifica del Nuovo Codice della Strada. Durante l’Audizione, la Federazione Motociclistica Italiana in Commissione Lavori Pubblici del Senato ha proposto argomenti volti a sviluppare sicurezza e cultura in campo motociclistico: “Mi auguro che si giunga presto all’approvazione di questo disegno di legge -ha spiegato Paolo Sesti, Presidente della FMI, - che contiene già molti argomenti che vedono la FMI favorevole, primo tra tutti il riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili della strada, concetto che, ci auguriamo, possa portare all’elaborazione di iniziative per aumentare la loro sicurezza”. Tra tutte, di particolare importanza quella relativa alla manutenzione stradale: manto dissestato, buche e segnaletica mal posizionata rappresentano gravi rischi per chi sceglie di spostarsi sulle due ruote. Questione importantissima a tal proposito riguarda anche la necessità di applicare una terza fascia ai guard-rail, responsabili, allo stato attuale, di seri rischi per i motociclisti che vi impattano. La FMI ha posto inoltre l’accento sulla necessità di incentivare maggiormente l’uso della pista, scongiurando così l’eventualità che, a chi piace correre, lo faccia in strada. Ugualmente viene sottolineata l’importanza dei corsi di guida sicura avanzata, indispensabili “per rinforzare le consapevolezze e le abilità di guida dei motociclisti già patentati”. L’appello di FMI si rivolge anche ai singoli Comuni, ricordando loro quanto prescritto dalla legge e spesso disatteso circa la destinazione a fini dell’educazione stradale dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative. La Federazione ha infine ricordato agli stessi motociclisti, con particolare riferimento agli amanti del fuori strada, l’importanza di una pratica sportiva che sia in armonia con l’ambiente e rispettosa delle regole.
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