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Nuova special Suzuki GS 550 by Eastern Spirit

Tanto apprezzata dal volerne realizzare una copia molto simile: Eastern Spirit torna sulla Suzuki GS 550, realizzando una nuova versione della loro già celebre "GS blu", presentata un anno fa. La nuova GS si contraddistingue per la vernice rossa Rolls-Royce e tanti altri dettagli
Nuova da Eastern Spirit
Il genio creativo di Eastern Spirit s’è rimesso all’opera per realizzare un nuova e particolarissima special. Questa GS 550 s’ispira in tutto e per tutto alla “vecchia” Suzuki già presentata dal costumizer oltre un anno fa. "Abbiamo esposto la GS blu a Varsavia e il nostro cliente Zbyszek l'ha vista - spiega  Sylwester - Ci ha subito contattati per acquistarla, ma, purtroppo, l’avevamo già venduta a un cliente nel Regno Unito. A Zbyszek è piaciuta così tanto da volerne una replica esatta. L’ho convinto a fare alcune modifiche, verniciatura compresa”. Dal blu si passa al rosso, ma, ovviamente, le differenze non si fermano qui.
Il tutto prende vita da un ormai esausto 4 cilindri in linea da 549 cc, quasi totalmente ricostruito e riportato al suo massimo splendore: nuove guarnizioni, nuove valvole e nuova frizione all’interno, una mano di vernice nera metallizzata all’esterno. Et voilà. Riviste anche le sospensioni, con molle più corte e più rigide davanti e, al posteriore, nuovi ammortizzatori YSS. Seppur ancora in buone condizioni, i freni originali della GS 550 necessitavano senza dubbio di un bell’aggiornamento: Eastern Spirit ha optato in questo caso per due dischi flottanti morsi da pinze Tokico a due pistoncini.  La marmitta, bella corta, è fatta a mano. Il risultato è una moto “minimal” con pochi fronzoli ma con tanti particolari curati in ogni dettaglio, che non stravolge nel complesso quanto già visto lo scorso anno: “In termini di architettura - spiega l’autore - è molto simile alla vecchia GS550. Abbiamo però deciso di abbassare il retro del telaio e ottenere così una forma più classica."
Le “distrazioni visive” sono ridotte al minimo: grosso faro tondo, specchietti minimal, semplicissimo tachimetro Daytona, impianto elettrico ben nascosto, pedalini realizzati su misura e nuove leve aftermarket modificate per meglio adattarsi alla linea generale della moto.
Il tocco finale che la distingue dalla sorella più vecchia, dicevamo, è la verniciatura: sette strati di vernice Rolls-Royce per un rivestimento straordinariamente prezioso e brillante, completato da tappo a vite zigrinato sul serbatoio. 

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