Multe stradali, a Napoli un buco nero da 100 milioni l’anno
Nel 2015, a fronte di 114,8 milioni di euro in contravvenzioni al Codice della Strada, il Comune partenopeo ne ha incassati solo 18,7; e contando gli anni passati, il buco si allarga a mezzo miliardo di euro. Per rimediare, al via l’accordo con Finmeccanica che gestirà tutto il processo dall'invio alla riscossione
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Allenza contro chi non paga
È un vero e proprio buco nero quello costituito dalle multe non incassate dal Comune di Napoli, che lo scorso anno ha percepito solo 10,8 milioni di euro sui crediti pregressi e 18,7 sulle contravvenzioni del 2015. Poco più del 10%. E anche il 2016 continuerà il trend degli anni passati: degli 87 milioni di euro indicati nel bilancio di previsione appena approvato, in una nota il dirigente del Servizio Sanzioni Amministrative indica realisticamente una previsione di cassa di 26 milioni di euro. Il problema è che i napoletani non pagano le contravvenzioni: pochissimi pagano la multa a tre giorni dall'elevazione, e quasi tutti fanno ricorso, così che il Comune deve rimandare la pratica di riscossione a Equitalia, rimandando la riscossione alle calende greche. Eppure i proventi dalle contravvenzioni sono una risorsa indispensabile per potenziare i servizi pubblici, e migliorare la sicurezza stradale della città. Così l’amministrazione del Comune campano ha avviato una riforma della gestione amministrativa delle multe, con la gestione delle sanzioni del Codice della strada, dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali che è stata appaltata ai privati. Il bando da 9,9 milioni di euro è stato aggiudicato a giugno a Rti Finmeccanica Spa e Soes Spa, che gestirà attraverso un software tutto il sistema: dalla presa in carico dei verbali, all'abbinamento della targa del veicolo al proprietario, dall'imbustamento all'affrancatura, fino alla notifica e all'incasso del bollettino. Agli agenti di Polizia Locale Finmeccanica fornirà tablet con fotocamera, per scoprire in tempo reale, tutti i dati del veicolo, compresa la regolarità con l’Rc Auto.
È un vero e proprio buco nero quello costituito dalle multe non incassate dal Comune di Napoli, che lo scorso anno ha percepito solo 10,8 milioni di euro sui crediti pregressi e 18,7 sulle contravvenzioni del 2015. Poco più del 10%. E anche il 2016 continuerà il trend degli anni passati: degli 87 milioni di euro indicati nel bilancio di previsione appena approvato, in una nota il dirigente del Servizio Sanzioni Amministrative indica realisticamente una previsione di cassa di 26 milioni di euro. Il problema è che i napoletani non pagano le contravvenzioni: pochissimi pagano la multa a tre giorni dall'elevazione, e quasi tutti fanno ricorso, così che il Comune deve rimandare la pratica di riscossione a Equitalia, rimandando la riscossione alle calende greche. Eppure i proventi dalle contravvenzioni sono una risorsa indispensabile per potenziare i servizi pubblici, e migliorare la sicurezza stradale della città. Così l’amministrazione del Comune campano ha avviato una riforma della gestione amministrativa delle multe, con la gestione delle sanzioni del Codice della strada, dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali che è stata appaltata ai privati. Il bando da 9,9 milioni di euro è stato aggiudicato a giugno a Rti Finmeccanica Spa e Soes Spa, che gestirà attraverso un software tutto il sistema: dalla presa in carico dei verbali, all'abbinamento della targa del veicolo al proprietario, dall'imbustamento all'affrancatura, fino alla notifica e all'incasso del bollettino. Agli agenti di Polizia Locale Finmeccanica fornirà tablet con fotocamera, per scoprire in tempo reale, tutti i dati del veicolo, compresa la regolarità con l’Rc Auto.
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