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MotoGP 2014, Marc Marquez: “Quest'anno ho più esperienza”

MotoGP news – I tre giorni di test a Sepang hanno visto ancra una volta Marc Marquez protagonista. Dopo un primo anno da rookie, in cui ha vinto il titolo, cosa ci si potrà aspettare da lui nel 2014? Marquez è tranquillo, perchè nella MotGP un anno di esperienza in più vale parechio, soprattutto se si è campioni dle mondo...
Marquez migliore nel 2014?
Il campione del mondo in carica Marc Marquez, dopo aver terminato il 2013 sul circuito di Valencia vincendo il titolo, ha iniziato il 2014 di nuovo al massimo. Lo spagnolo è stato il dominatore dei primi test prestagionali sul circuito di Sepang, considerando sia il passo, sia il giro veloce. Lui stesso ha dichiarato: “Non abbiamo avuto problemi di consumo della benzina, forse li avremo in alcuni degli altri circuiti, ma qui siamo andati bene sotto questo aspetto. Con questa modifiche dovremo equilibrare la moto perché non tutto è uguale a prima. Possiamo migliorare le curve e la partenza. Gli pnuematici nuovi della Bridgestone mi sono piaciuti molto, hanno lavorato molto bene”. Dopo questo primo assaggio, il leader si sente più preparato dell'anno del suo debutto e pensa che questo lo possa aiutare in maniera significativa: “Si nota che ho più esperienza, sia dentro che fuori la pista. L'anno scorso facevo tutti i giri al limite, adesso è diverso. Inoltre nel momento di provare alcune cose troviamo più velocemente la direzione giusta da seguire, e questo è importante per Honda”. L'obiettivo del giovane Marquez è di nuovo, ovviamente , il titolo, anche se ripetersi forse è più difficile. Per questo vuole risolvere quelle minime carenze che aveva avuto l'anno scorso: “Abbiamo provato alcune partenze e credo di aver migliorato un po', anche se una cosa è partire in prova e un'altra cosa è farlo in gara. Un'altra differenza riguarderà la pressione, adesso mi sento più rilassato, anche se sono stati solo i primi test. Quando dovrò fare la gara sicuramente sarò più teso, ma riesco a lavorare bene in quelle condizioni. Se finirò quarto, quinto, sesto... diranno che è un disastro. L'anno scorso avevo il vantaggio che qualunque risultato alla fine andava bene”. E con un primo anno segnato da sei vittorie e da 16 podi su 18 gare, non poteva andare diversamente.

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