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Ultime notizie MotoGP "Marquez e come Stoner", parola di Luzzi

MotoGP news – Qual'è il segreto che fa andare così veloce Marc Marquez? Per molti la risposta è semplice: l'elettronica. In realtà, non è affatto vero, e a sostenerlo è il suo ingegnere di pista che cura proprio la messa a punto dei sistemi elettronici, Carlo Luzzi. Lo ha spiegato nei dettagli e, avendo lavorato anche con Casey Stoner, ha trovato delle somiglianze tra i due campioni...
A cosa serve l'elettronica?
Tutte le vittorie inanellate in questa stagione da Marc Marquez hanno suscitato qualche invidia, ed è cominciata a circolare la voce che tanta superiorità fosse merito di un elettronica da fantascienza. Ma non è così, lo dice Carlo Luzzi, responsabile dell'elettronica nel team del ventunenne spagnolo che ha lavorato anche al fianco di Casey Stoner. L'ingegnere italiano ha sèiegato: “È un dato di fatto, chi usa troppa elettronica non va mai forte. Il pilota va veloce, perché è veloce il pilota. L'elettronica non lo fa andare più veloce, al limite, può aiutare un po' sul fronte della costanza e del rendimento, sulla distanza di gara. Quindi evita il decadimento della prestazione della gomma in gara”. L'elettronica incide quindi sulla sicurezza e Luzzi ha aggiunto: “L’elettronica serve a quelli bravi solo per fargli fare meno highside. Una volta, per quanto fossero bravi, si cadeva tanto. E si vedevano molte cadute pericolose, arrivate in modo inaspettato per il pilota. Non è questione di andare più forte con elettronica, ma di sentirsi più sicuro. Perché per uscire dalla traiettoria più velocemente, devi fare prima di tutto la traiettoria giusta. La linea migliore. E non è l'elettronica che lo fa”. Luzzi ha lavorato anche con Casey Stoner e ha trovato somiglianze tra i due campioni della MotoGP: “Stoner era uno che aveva la capacità, molto personale, di andare forte fin dall'uscita del box. E proprio quel suo stile alzò all'improvviso il livello della competizione, costringendo gli altri piloti ad adeguarsi. Rossi e Lorenzo fecero fatica ad attarsi. Ma oggi tutti, compreso Marquez, al primo giro vanno subito già vicino al limite. Il bello è che poi Marc è molto simile a Stoner come stile di guida! Anche come richieste fatte ai meccanici... Certo, non sono uguali, ma paragonabili per come impostano il lavoro".

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