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Area C Milano: pedaggio moto in arrivo a breve?

Il comune di Milano sta pensando di estendere il ticket di ingresso per l’Area C anche alle due ruote, un provvedimento che, oltre a creare parecchi disagi a tutti i motociclisti milanesi, potrebbe rivelarsi controproducente: le due ruote in dimezzano i tempi di percorrenza e hanno un impatto marginale sui valori di inquinamento
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Politica e trasporti
Futuro in bilico per le due ruote milanesi
In questi giorni il Comune di Milano ha introdotto novità per quanto riguarda la regolamentazione degli accessi alla famigerata Area C, la zona del centro città che prevede un pedaggio di ingresso per le auto. Da febbraio pagheranno il ticket anche le auto a metano e GPL e l'accesso sarà vietato ai veicoli diesel Euro 4. Questo provvedimento non ha toccato le moto, per le quali l'ingresso è gratuito e c'è solo il divieto di accesso (dal lunedì al venerdì) per quelle motorizzate Euro 0 2 tempi. Purtroppo però in un futuro abbastanza prossimo le cose potrebbero cambiare parecchio, l'assessore alla mobilità Marco Granelli ha espresso l'intenzione di introdurre un pedaggio anche per moto e motorini, fino a ora esentati, e stando a quanto trapela, l'intenzione è di estendere la tassa d'ingresso anche ai moderni Euro 3 e 4. Una soluzione questa che sembra essere un totale controsenso: perché vietare l'ingresso agli unici veicoli in grado di consentire spostamenti facili e soprattutto veloci e con un impatto ambientale decisamente più ridotto rispetto a tutti gli altri? ANCMA (l'associazione dei costruttori moto) ha subito preso posizione e ha risposto con un comunicato stringato ma decisamente efficace. Eccolo.

"In merito all’intenzione di far pagare un ipotetico futuro ticket per l’area C anche alle due ruote, comparsa nei giorni scorsi su organi di stampa che riportano le dichiarazioni dell’Assessore alla mobilità del Comune di Milano Marco Granelli, Confindustria ANCMA vuole ricordare che sin dall’introduzione di Ecopass nel 2008 è stato riconosciuto alle due ruote il ruolo insostituibile per garantire la mobilità individuale, riducendo la congestione del traffico e lo spazio occupato nei parcheggi, oltre ad una diminuzione delle emissioni. E’ chiaro che veicoli che dimezzano i tempi di spostamento e con motori di cilindrata contenuta presentano consumi ed emissioni ridotte. Anche a livello internazionale, come a Londra, l’istituzione della “congestion charge” ha sempre escluso il ticket per le due ruote sia a motore sia a pedali, proprio per offrire ai cittadini una soluzione alternativa e flessibile alle proprie esigenze di mobilità urbana.
Occorre inoltre sottolineare che sin dall’inizio veicoli come ciclomotori e moto 2 tempi Euro zero, responsabili delle emissioni di PM10, sono stati esclusi dalla circolazione nell’area metropolitana milanese e in altre aree lombarde con problemi di inquinamento. Le emissioni dei veicoli più recenti e di tutti i motori 4 tempi, che rappresentano la stragrande maggioranza del parco circolante, presentano valori di PM10 decisamente marginali. Confindustria ANCMA è disponibile ad un confronto con il Comune di Milano per illustrare i vantaggi derivanti dalla mobilità su due ruote, oggi la vera soluzione ai problemi del traffico e dell’inquinamento atmosferico e concreta e praticabile risposta per una mobilità sostenibile. Infine l’eliminazione dell’esenzione rischia di riportare molti utenti di moto e scooter alle quattro ruote vanificando i benefici derivanti dalla creazione dell’Area C."

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Andrea Riva
Sab, 10/15/2016 - 11:50
E' una colossale presa in giro! se sarà confermato, organizziamoci per reagire contro questa mossa tesa solo a fare cassa!