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Matthias Walkner vince la Dakar 2018: per KTM sono 17 centri consecutivi

Dopo 14 tappe e novemila chilometri è terminata a Córdoba la 40ª edizione della Dakar. Sono state due settimane estreme e dense di emozioni, con continui colpi scena a sconvolgere quasi quotidianamente la classifica. Alla fine KTM si è confermata dominatrice del rally, conquistando la 17ª vittoria consecutiva grazie all’austriaco Matthias Walkner
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Off-Road
KTM è ancora imbattibile
KTM trionfa ancora in Sudamerica con la vittoria di Matthias Walkner, che porta la casa austriaca sul gradino più alto del podio per la 17ª volta consecutiva alla Dakar.
Entrato in speciale con vantaggio di 22 minuti sulla Honda di Kevin Benavides, il pilota austriaco ha gestito senza problemi e senza sorprese il breve anello di 120 chilometri attorno alla città argentina di Córdoba, confermandosi il più forte della Dakar 2018. Questa vittoria è la prima per Walkner, ex campione del mondo FIM Cross Country Rally, che ha condotto la gara in modo intelligente fin dalla prima tappa, trovando il giusto equilibrio tra velocità e navigazione senza commettere errori. Decisiva per lui è stata la decima giornata che ha concluso con un vantaggio di quasi 30 minuti rispetto ai suoi rivali diretti. Raggiungendo il traguardo dell'ultima tappa in ottava posizione, il pilota ha potuto finalmente rilassarsi e celebrare una meritata vittoria, portando ancora una volta in vetta alla classifica KTM, che ha vinto ogni edizione della Dakar da quando la manifestazione si è spostata in Sudamerica nel 2009. «È incredibile, non posso descrivere come ci si sente» racconta emozionato Walkner. «La Dakar di quest'anno è stata veramente difficile, probabilmente si tratta della gara più dura della mia carriera. La navigazione è stata complicata ogni giorno. All'inizio della gara tutti i migliori piloti erano vicini tra loro, con pochi minuti di distacco l’uno dall’altro. Io ho cercato di fare una buona gara ogni giorno, cercando di evitare di commettere errori. Da quando ho ottenuto il comando nella classifica provvisoria ho mirato a finire ogni giornata in sicurezza per arrivare alla fine della Dakar mantenendo il vantaggio. Fortunatamente le strategie hanno funzionato e ora che ho davvero vinto la Dakar 2018 tutto mi sembra irreale. Grazie alla mia squadra e a tutti quelli che mi hanno supportato. Ce l'abbiamo fatta!»
Anche Honda può ritenersi abbastanza soddisfatta, grazie al secondo posto ottenuto con Kevin Benavides. Dopo due settimane e novemila chilometri di una 40ª edizione piena di insidie di ogni genere, Kevin Benavides si è dimostrato all'altezza della sfida guadagnandosi meritatamente un posto sul podio del rally più duro del mondo. «È stata una grande Dakar. Abbiamo combattuto fino alla fine e, grazie alla nostra strategia, siamo sempre stati sul podio. Sono davvero felice» spiega il pilota argentino.
Ma le KTM sul podio sono due, grazie alla prestazione di Toby Price che, dopo la vittoria nel 2016, ora archivia un terzo posto di tutto rispetto. L’australiano ha fatto tutto il possibile per ridurre il distacco dai piloti davanti a lui. Cercando di recuperare dopo un errore di navigazione all'inizio del rally, ha dimostrato una velocità fenomenale che gli ha permesso di risalire in classifica nelle fasi finali della gara. Un risultato che arriva dopo l'infortunio lo ha costretto a dare fprfait nel 2017. Dopo di lui anche un'altra KTM, quella di Antoine Meo.
Da segnalare anche la prestazione di Laia Sanz che non smette mai di impressionare. Nonostante le cadute nelle tappe finali, la spagnola ha stretto i denti e ha continuato a lottare. Sempre vicina alla top 10, Laia alla fine ha completato la Dakar in 12ª posizione ed è al settimo cielo: «Sono felicissima di essere arrivata al traguardo e sono davvero contenta della mia posizione. È stata una gara molto dura: ho avuto due grossi incidenti che per fortuna non hanno causato troppi danni a me o alla moto. Sono esausta ma mi sento bene perché sono qui, al traguardo» racconta Laia.
Molto positivo il risultato del più forte degli italiani rimasti in gara, Jacopo Cerutti su Husqvarna che ha chiuso in 20ª posizione. Un riscatto meritato, dopo l’abbandono dell’anno scorso a causa di un infortunio. Notevole anche la gara del rookie Maurizio Gerini su Husqvarna che si piazza appena un po’ più sotto, al 22º posto. Lo seguono Alessandro Ruoso su KTM 31º, Fausto Vignola su Husqvarna 52º e Livio Metelli su KTM 71º.

Classifica finale: 1. Walkner (KTM) 43.06’01’’ - 2. Benavides (Honda) +16’53’’ - 3. Price (KTM) +23’01’’ - 4. Meo (KTM) +47’28’’ - 5. Farres Guell (KTM) +01.01’04’’ - 6. Aubert (Gas Gas) +01.53’53’’ - 7. Mena (Hero) +02.22’52’’ - 8. Quintanilla (Husqvarna) +02.24’05’’ - 9. Oliveras Carreras (KTM) +02.37’20’’ - 10. Cornejo Florimo (Honda) +02.42’36’’

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