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La super Aprilia RS 250: sotto il vestito… mente

Come è noto l’abito non fa il monaco, ed è ancora più vero in questo particolarissimo caso. La moto che vedete potrebbe strappare un sospiro di nostalgia a quelli che frettolosamente riconoscono la carenatura della Aprilia RS 250 dei primi anni ‘90: una motociclettina leggera e brillante spinta dal motore bicilindrico Suzuki 250 cm³ che la rendeva facile ed estremamente divertente. 64 C V per appena 140 kg con cui divertirsi sulle strade di montagna.
Gioiellino nascosto
Solo che in questo caso sotto il vestito c’è una belva con un motore quattro cilindri di 1099 cm³ e 217 CV.
L’idea è di Gwenael Barthelemy, uno spiritosone francese che ha pensato di montare la carenatura della RS 250 sulla maxi sportiva Aprilia RSV4 1100 realizzando una sorta di… “moto civetta”. Tutto sommato non è stato difficile, per ottenere un risultato pregevole ha dovuto fare soltanto qualche piccola modifica per adattare la carrozzeria. Così ha installato i nuovi fari modificati dalla Apiata Metal Shaping impiegando un set di staffe della Carrosserie Corbex SA di Ginevra, ha fatto realizzare la sella dall’azienda svizzera Biman Bike Concept ed ha montato un parafango posteriore in carbonio realizzato apposta per la generosa sezione del pneumatico posteriore, un /200.
Avete preso nota delle modifiche e dei produttori? Realizzare qualcosa di simile non sarà difficile, come non sarà difficile prendere in giro gli smanettoni convinti di potere ”sverniciare” senza fatica la piccola Aprilia, che tanto piccola non è. Ricordate però che anche la carrozzeria è soggetta ad omologazione: se vi fermasse la Polizia Stradale è consigliabile non prenderla in giro allo stesso modo.

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