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Gli inglesi a lezione di guida col simulatore, per imparare ad evitare i rischi

In Gran Bretagna è partita un’iniziativa che permette ai ragazzi di provare a guidare una moto senza rischi, grazie a un simulatore

In mezzo al traffico i motociclisti sono la parte debole ed è ovvio che quando si cerca di ridurre le vittime degli incidenti si parta da loro. È con questo obiettivo che la Polizia del Devon e della Cornovaglia, in Gran Bretagna, ha istituito una task force dedicata al miglioramento della sicurezza stradale: lo scorso anno ha iniziato a interagire con la comunità dei motociclisti proponendo corsi di formazione, con risultati lusinghieri: una riduzione del 56% dei decessi e degli infortuni gravi legati ai motociclisti. Quest’anno sta lanciando un’iniziativa che permette ai ragazzi di cimentarsi alla guida di una moto senza rischi, grazie a un simulatore. 

 

Una Honda nella realtà virtuale

Nel Regno Unito è il primo progetto del genere, si tratta di un’iniziativa pilota per verificare l’efficacia della guida "virtuale" per imparare ad affrontare e prevenire i pericoli. 

Tutto avviene per mezzo di una struttura costituita da una Honda CB500X installata all’interno di un furgone di fronte a tre schermi che permettono di simulare vari scenari. La moto si guida normalmente, con freni, cambio di marcia e acceleratore che si comportano come nella vita reale. È possibile ricreare varie condizioni meteorologiche e numerosi contesti ambientali con suoni, vibrazioni e  specchietti funzionanti che rendono la sensazione ancora più credibile. Il sistema mette a disposizione quasi 100 miglia di rete stradale completa di segnaletica, per evitare di ripetere le stesse situazioni.

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La Honda CB 500 X può essere provata in vari contesti virtuali

 

È possibile creare vari scenari per offrire un numero illimitato di esercizi, con differenti livelli di complessità, e dall’analisi dei dati è possibile fornire analisi e feedback, tutto senza esporre i partecipanti a situazioni pericolose. 

 

Il sistema va dove serve

Il sistema è montato su autocarro per consentirne il trasporto da un posto all’altro. Nei prossimi mesi verrà portato nei college del Devon e della Cornovaglia, dove gli studenti potranno fare l’esperienza e fornire successivamente opinioni per migliorarlo: l’obiettivo è allargare il progetto a livello nazionale. Il simulatore sarà presente anche in occasione di vari eventi pubblici come raduni motociclistici, esposizioni e fiere e anche eventi motoristici importanti tra i quali la Formula 1 e i round della MotoGP e della Superbike britannica.

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