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Furti moto: ritrova il Garelli rubato 30 anni fa

Trent'anni dopo averne denunciato il furto, il proprietario di un Garelli Noi ha potuto “riabbracciare” il suo mezzo. Lo ha ritrovato la polizia di Romagnano Sesia stivato su un monovolume privo di copertura assicurativa e diretto in Francia. Commosso il proprietario che ha deciso di tenerlo ora come una reliquia
Furto finito bene 30 anni dopo
Ecco la storia di un furto finito con lieto fine, anche se con un “lievissimo” ritardo. Pietro Pozzi, proprietario di un Garelli Noi, aveva allora 20 anni e denunciò il furto del suo motorino nuovo fiammante nel 1985, lo lasciò legato al palo di un marciapiede di Cologno Monzese per qualche minuto e al suo ritorno trovò solo la catena spezzata da un tronchese. A distanza di tren'tanni ecco la bella notizia del ritrovamento da parte della polizia di Romagnano Sesia: il comandante della Polstrada, Michele Papa, ha ritrovato il ciclomotore stivato su un monovolume di proprietà di un cittadino francese diretto verso il paese natale. Il presunto “ricettatore” ha dichiarato che non sapeva come il ciclomotore fosse finito nel suo furgone ed è stato denunciato a piede libero per ricettazione, mentre il monovolume è stato sequestrato poiché privo di copertura assicurativa. Ovviamente felicissimo il signor Pietro, che ora ha 50 anni: “All’inizio ho pensato a uno scherzo. Quando mi hanno spedito la foto via Whatsapp, però, ho riconosciuto il mio 'garellino'. Ora che l’ho ritrovato lo terrò come una reliquia, in ricordo di mio padre, mancato tre anni fa, che me l'aveva reagalato dopo tante insistenze... Grazie agli agenti della polizia stradale per aver dato un lieto fine a una delle più cocenti delusioni vissute in quegli anni: restai molto male quando trovai la catena antifurto tagliata e del Garelli più nessuna traccia.”
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