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Finlandia, il Governo vuole incentivare l'uso delle moto

La Finlandia guarda con preoccupazione agli obbiettivi climatici da raggiungere entro 2030 e, per ridurre le emissioni, ha deciso di puntare sulle due ruote. Il Governo sta mettendo a punto una strategia per favorire l’acquisto di nuovi mezzi e incentivare l’uso di moto e ciclomotori
Andate in moto!
Il Governo finlandese vuole spingere i cittadini a scegliere le due ruote: per raggiungere gli obbiettivi climatici fissati entro il 2030 e diminuire le emissioni, motocicli e ciclomotori sono un’ottima soluzione. A spiegarlo lo stesso ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni, secondo il quale “Un ciclomotore o una motocicletta, si dimostrano essere un’alternativa più rispettosa dell’ambiente”. La strategia punta a garantire come prima cosa la parità di trattamento tra gli utenti delle due e delle quattro ruote: su tavolo ci sono la questione sicurezza, quella sulla tassazione, delle infrastrutture stradali e, in generale, di una legislazione che consideri il motociclista come parte integrante di un nuovo sistema di trasporto sostenibile. Le due ruote richiedono meno spazio per il parcheggio, snelliscono il traffico e le emissioni, almeno in teoria: il problema, in questo caso, è che la maggior parte delle moto circolanti nella nazione hanno un’età media superiore ai 19 anni e, pur rappresentando solo il 2% del traffico totale, sono responsabili di oltre il 14% delle emissioni di monossido di carbonio e del 16% di idrocarburi. Ma i nuovi e sempre più stringenti requisiti ambientali obbligheranno molti motociclisti a cambiare mezzo e, proprio in questo, il Governo potrebbe giocare un ruolo importante, favorendo con tassazioni ed agevolazioni l’acquisto di motociclette e ciclomotori più rispettosi dell’ambiente. A tal proposito si discute anche sui premi assicurativi che, dato il calante numero di incidenti stradali, potrebbero essere abbassati dalle compagnie. Si valuta poi l’ipotesi di aprire i centri urbani alle due ruote e chiuderli, almeno in parte, alle automobili, permettendo magari ai motociclisti di spostarsi più agilmente lungo le corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Tutto questo in Italia è solo fantascienza...

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