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ECIMA 2023 – Il futuro visto da Your Urban Mobility

Nell’area dedicata alla mobilità urbana si sono viste molte soluzioni per rendere gli spostamenti cittadini sempre più sostenibili, a cominciare dalla scelta di veicoli a batterie, come e-bike, scooter e quadricicli. A contribuire a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti sono pure dispositivi tecnologici sviluppati per rendere più efficienti gli spostamenti pubblici e privati

Il robottino Yape

Scomparsa l’area e-bike, ad attrarre l’interesse dei visitatori è lo spazio Your Urban Mobility (YUM) creato per radunare le proposte per una mobilità a basso impatto ambientale in città. Di fatto, una sorta di anticipazione di un futuro possibile fatto di meno traffico, più silenzio e aria più salubre. La soluzione più immediata per abbattere emissioni e rumore è l’adozione di mezzi green rappresentati dai veicoli già noti: monopattini, bici a pedalata assistita, scooter e moto elettriche e quadricicli a batterie. A rappresentare l’intruso è Yape, un robottino elettrico progettato per la consegna dei pacchi in città in autonomia andando a evolvere uno dei comparti destinato a cambiare celermente anche per la prevista diffusione delle cargo bike, quello della logistica urbana.

 

Innovazione a pedali

Dei molti veicoli rappresentati allo YUM a dominare sono state le e-bike, settore non solo più numeroso, ma pure più vivace nel proporre soluzioni innovative. Ne sono un esempio la Thok Project 4, prima e-MTB in alluminio realizzata con stampa digitale, o l’Untouchable, modello privo di catena che vi abbiamo descritto qui. A confermare il fervore del settore c’erano pure alcuni componenti tecnologici innovativi, come la sospensione all’interno del tubo sterzo sviluppata da HiRide o il sistema ABS di Bluebrake. Un dispositivo oggi presente sui modelli urbani e da viaggio di alto di gamma, ma destinato a diffondersi nei prossimi anni. Ad adottarlo sono sempre più le cargo bike, ma pure le e-bike sportive come le MTB. E in previsione futura c’è la riduzione degli ingombri e dei costi che ne consentiranno l’adozione a un numero crescente di e-bike, anche di gamma media.

 

L’e-bike diventa...coupé

A conferire al comparto a pedali la predominanza nell’area è pure la varietà delle proposte, con le city bike affiancate da modelli da trekking, eRoad, gravel, MTB, cargo bike e altre varianti insolite. Una è sicuramente la Coupé di Indimob, una velomobile elettrica con carrozzeria in fibra di carbonio dove si pedala seduti. Ad alietare la pedalata ci sono il motore Bosch Cargo da 85 Nm alimentato da due batterie da 625 Wh per autonomie fino a 140 km e il comfort conferito dal cambio Enviolo a variazione continua. Un modello offerto anche nella versione Naked priva di carrozzeria e in quella Two Seater con sedile per il passeggero posteriore, ma adattabile anche al trasporto delle merci con l’adozione di accessori specifici. Il listino della Coupé parte da 10.170 euro. Una citazione merita pure la Doniselli, marchio fondato nel 1919 e divenuto celebre per la produzione di biciclette e tricicli da lavoro, antesignane delle attuali cargo bike. Ad Eicma era presente con un triciclo realizzato in collaborazione con TrikeGo, azienda artigianale del milanese. Una cargo con grande vano anteriore personalizzabile per ospitare bambini o per le diverse esigenze di trasporto, incluse quelle specifiche per le attività degli artigiani.

 

Verso la smart city

Ad aiutare a rendere la mobilità urbana più sostenibile sono pure soluzioni pratiche e tecnologiche. Alle prime appartiene, ad esempio, il progetto Weelo per creare ciclostazioni e velostazioni automatizzate efficienti. Alle seconde fanno parte le iniziative per rendere le città “intelligenti”, ossia delle smart city. A fornire una visione delle potenzialità tecnologiche è Blimp, innovative start up di Milano che ha creato un sistema di urban analytics al fine di migliorare la qualità di vita e dei servizi pubblici cittadini. L’innovazione si basa su un modello di monitoraggio capace di rilevate in tempo reale degli spostamenti nel rispetto della privacy. Di fatto, possono “vedere” i movimenti a piedi dei pedoni e quello dei veicoli su ciclabili, strade e altri luoghi pubblici. Una serie di informazioni utili per diverse applicazioni, come quello volto al risparmio energetico con la regolazione dell’illuminazione pubblica in funzione dell’effettiva presenza di persone o veicoli in un’area (smart lighting) o quello pensato per ottimizzare la ricerca dei parcheggi liberi (smart parking) al fine di ridurre i flussi del traffico. Stesso obiettivo ha la verifica delle presenze di veicoli sulle strade con la possibilità di distinguere bici, scooter, auto, furgoni, bus e altri mezzi. Una “lettura” che può essere sfruttata per regolare i tempi dei semafori o per pianificare un trasporto pubblico più efficiente in linea con le reali esigenze di spostamento delle persone, anche attraverso il monitoraggio delle persone presenti nelle pensiline. In modo analogo, si possono analizzare i flussi delle persone nelle aree pedonali o quelle dei bikers sulle piste ciclabili. Rilevazioni utili anche per verificare le violazioni del Codice della Strada o per migliorare la sicurezza prevenendo eventuali incidenti con segnali di alert in caso di rilevazione di possibili collisioni. Per un futuro sostenibile e sicuro.

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