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Con Digilens, il casco diventa intelligente

L'americana Digilens ha realizzato un visore per caschi da moto economico e facile da utilizzare. Il progetto è costato circa 60 milioni di dollari, è realizzato con materiali innovativi e potrebbe arrivare sul mercato a breve. Già attiva la partnership con Sena
Visore del futuro
Bisogna mettersi l'anima in pace, il concetto di infilarsi il casco, salire in moto e andare via, lontano da tutti è ormai superato. Oggi l'imperativo è quello della connessione costante, non è un caso che i progetti di caschi "intelligenti" siano sempre più numerosi e concreti: in un futuro ormai prossimo il pilota avrà direttamente sulla visiera tutte le informazioni necessarie alla guida (e non solo). L'ultima in ordine di tempo è la proposta di Digilens, azienda statunitense che ha brevettato un nuovo visore realizzato con materiale innovativo e soprattutto economico, che potrebbe velocizzare e non poco l'arrivo sul mercato di questi dispositivi. Costato 60 milioni di dollari (di cui 25 arrivati dalla tedesca Continental), il visore è più leggero di quelli della concorrenza e soprattutto più sottile, ragion per cui potrebbe essere utilizzato con più facilità anche nel settore automotive. La versione di questo visore da montare nei caschi si chiama MonoHud ed è una lente monoculare, soluzione che, a differenza del visore completo, consente di mantenere lo sguardo sempre fisso sulla strada. Il sistema proietta sul visore tutte le info principali di navigazione, maanche, ad esempio, quelle riguardanti la musica e altre funzioni applicate allo smartphone. A supporto della bontà del prodotto si è esposto anche Tae Kim il CEO di Sena, azienda specializzata nella comunicazione bluetooth tra caschi che con Digilens ha appena stretto una partnership di sviluppo: “Siamo orgogliosi di lavorare con i migliori costruttori di moto e di tecnologia di tutto il mondo al fine di creare soluzioni innovative e all'avanguardia e, affiancando il display MonoHUD alla nostra tecnologia Bluetooth, potremo offrire ai piloti un'esperienza di guida sicura e di nuova generazione.” Ora, resta da capire se e quando il MonoHud sarà pronto per la produzione di serie e se Digilens realizzerà un proprio casco o si appoggerà a un costruttor esterno. Facile ipotizzare che, visti i capitali tedeschi rientrati nel progetto, uno dei marchi "papabili" possa essere Schuberth...

 

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