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Coronavirus norme anticontagio: crolla l’uso di moto e scooter

Un’analisi del traffico dei veicoli a due ruote nel periodo che va dal 24 febbraio all'emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, avvenuta l’11 marzo 2020 mostra che anche i motociclisti hanno cambiato drasticamente le loro abitudini
Le due ruote rispettano i blocchi
Il coronavirus ha stravolto la vita di tutti noi, è banale ripeterlo. Per gli appassionati di due ruote però può essere curioso vedere quanto ha influito sull’uso di scooter e motociclette. Dunque risultano molto interessanti i dati di uno studio effettuato da FOCUS 2R, l’osservatorio sulla mobilità a due ruote di Confindustria ANCMA.
Si tratta di un’analisi del traffico dei veicoli a due ruote nel periodo che va dal 24 febbraio all'emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, avvenuta l’11 marzo 2020.
I rilevamenti sono stati effettuati con la black box di moto.app installata su oltre 100.000 veicoli, e la sintesi è che c’è stata una sensibile riduzione degli spostamenti in moto e scooter in tutto il territorio nazionale. Il campione è composto per il 77% da scooter e per il rimanente 23% da motociclette. L’Osservatorio sulla Mobilità a Due Ruote ha constatato che lunedì 24 febbraio giravano su strada il 34,18% dei veicoli-campione, mentre il 12 marzo, giorno successivo all’emanazione del decreto, la percentuale degli stessi mezzi era scesa al 18,06%; si è ridotta di un terzo anche la percorrenza, passata da 22,1 chilometri a 15,7.
Il comunicato viene integrato da tre grafici che illustrano le variazioni del numero di chilometri percorsi in media, della percentuale di veicoli circolanti e del dato combinato veicoli/chilometri, cioè l’indice di utilizzo dei veicoli, che mostra chiaramente come siamo giunti allo stesso livello – minimo – delle domeniche. Motociclisti e scooteristi hanno dimostrato grande attenzione e responsabilità verso la difficile situazione.
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