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Classic TT 2019, vittorie per Johnson e Coward

Ritiri decisivi sia nella Superbike che nel Junior: Dunlop - tradito dalla propria Suzuki a meno di due miglia dall'arrivo- regala il successo all'australiano, Coward centra la sua prima affermazione approfittando del ko di Johnston
Nell'ultima giornata di gare sventola la bandiera australiana sul TT Classic, con Davo Johnson bravo, fortunato e vincente nella gara delle Superbike. La Dea Bendata ha voltato le spalle a Michael Dunlop nel corso dell'ultimo giro e il nordirlandese ha dovuto alzare bandiera bianca a Hillbarry, dopo avere dominato quasi l'intera gara. Dietro a Johnson si sono classificati Derek Shiels e James Hillier.

Per poche miglia
Diradata la nebbia che aveva minacciato il regolare svolgimento della gara, al via è stata subito battaglia tra Dunlop e Johnson, con il nipote di Joey autore di un primo giro a 124.87 miglia orarie e l'australiano capace di perdere solo un 2”. Un'altra decina di secondi e in terza posizione transitava Conor Cummins. Nel corso del secondo giro Dunlop raddoppiava il risicato vantaggio su Johnson, con Rutter a beneficiare del “traino” del numero 6 per portarsi in terza piazza. Al pit stop Dunlop cambiava la ruota posteriore lasciando temporaneamente la leadership a Johnson, salvo poi riguadagnarla a breve con più di cinque secondi di margine. La lotta per il podio alle loro spalle proseguiva con un bel duello tra Shiels e Rutter. The Blade infine si ritirava a Ballaugh Bridge, presto imitato da Dunlop, tradito dalla propria Suzuki a nemmeno due miglia dal traguardo. Mentre Johnson andava incontro alla vittoria in sella alla propria Kawasaki, dietro si scatenava la bagarre, con Shiels capace di conquistare il secondo posto con solo un secondo e mezzo di vantaggio su Hillier.

Coward sfata il tabù
Decisivi i ritiri anche nel Junior: Jamie Coward ha vinto il suo primo Classic grazie al ko della Honda di Johnston: secondo Rutter e terzo Herbertson. Il britannico festeggia il successo dopo ben quattro secondi posti. Il ritiro di Johnston è arrivato nel corso del secondo giro, quando Coward era riuscito a limare il disavanzo fino a meno di sette secondi. Se Jamie ha vinto con 37 secondi di margine, il secondo posto di Rutter è arrivato davvero al fotofinish, con un tempo migliore di Herbertson di appena tre decimi: un'inezia dopo oltre 100 miglia di gara.
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