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Lo dicono anche gli inglesi: l'ABS salva la vita

Una ricerca inglese ha evidenziato che, nelle dinamiche degli incidenti, il pilota ha sempre pochissimo tempo per reagire al pericolo e risponde spesso con una brusca frenata. Un'ulteriore conferma che l'ABS è fondamentale

Il panico gioca brutti scherzi

Un'equipe inglese, composta da studiosi di scienze di Medicina Legale ed esperti del Centro di Ricerca per la sicurezza dei Trasporti, con il supporto della Fondazione Federale dei Motociclisti Britannici ha analizzato 40 casi di incidenti motociclistici gravi. I risultati dello studio - per quanto le dinamiche siano sempre diverse - hanno evidenziato che esiste una costante comune in tutti gli incidenti analizzati: il tempo intercorso tra la percezione del pericolo e l'impatto è compreso sempre tra i due e i tre secondi, istanti in cui si decidono le sorti di chi è alla guida. In questi pochi secondi, la capacità di gestione del mezzo ma soprattutto la dotazione tecnica della moto fanno la differenza: il 63% dei motociclisti presi in esame infatti ha frenato prima della collisione e ben il 44% di questi ha frenato in maniera violenta perdendo il controllo del mezzo. L'ABS, in questo caso, è il risultato della ricerca, è un prezioso alleato che in caso di "panic stop" garantisce una frenata più sicura e permette al pilota di gestire al meglio i suoi "tre secondi". 
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Babonzolo
Mar, 05/08/2012 - 17:02
però a me 3 secondi di tempo mi sembrano troppi. negli incidenti in curva, generalmente non hai tutto questo tempo, senza contare che l'abs, da piegati non è che salva la vita