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BikeUp, a Bergamo è vero Festival

La tre giorni nella città orobica dedicata alla bici a pedalata assistita ha visto la presenza di oltre 30.000 appassionati attratti da numerose novità da ammirare e più di 500 modelli da provare su percorsi dedicati a ogni tipologia di ciclo. Di interesse pure la parte di convegni dove sono emerse proposte per un futuro a due ruote delle città
Tre giorni per “giocare”
“Si chiude la sesta edizione di BikeUP con numeri importanti che lo rendono il festival e-bike tra i più grandi in Europa: 68 espositori per 93 brand rappresentati, 504 e-bike disponibili da vedere e provare e un’affluenza di più di 30.000 persone nei tre giorni di festival. Tanta soddisfazione anche per il feedback positivo da parte degli espositori”. Sono di soddisfazione le parole di Stefano Forbici, uno degli organizzatori della rassegna di bici a pedalata assistita svoltasi a Bergamo dal 29 al 31 marzo. Frasi quasi liberatorie dopo l’azzardo di avere lasciato le sponde del lago di Lecco, sede della manifestazione per cinque anni, e avere anticipato di due mesi l’appuntamento. Scelte rilevatesi sagge come confermano le adesioni all’evento e l’affluenza del pubblico, ma pure i commenti positivi sui nuovi percorsi studiati per testare city, travel e mountain bike. O meglio, per “giocare” con i cicli elettrici come ha sottolineato il campione cross country Marco Aurelio Fontana. E le opportunità di giocare nell’area espositiva sono state molte grazie alle tante novità presenti. La più rilevante in termini di sicurezza è l’ABS di Bosch, sistema che evita il blocco della ruota anteriore e limita il sollevamento di quella posteriore riducendo gli spazi d’arresto e rendendo più stabile la frenata. Delle altre news ci limitiamo a citarne due. La prima è il debutto della serie Performance per le MTB motorizzate con il Polini E-P3 di WIM (Wide Improving Mobility), marchio del gruppo Osme (Officine sanmarinesi mobilità elettrica). La seconda è l’HillRaser, un kit per convertire le bici muscolari in elettriche con motore da 90 Nm da applicare al movimento centrale e batterie da 500 o 630 Wh da fissare sul tubo obliquo o sul portapacchi, ma pure da riporre nelle borse per il sottosella e il tubo orizzontale.

Un futuro a due ruote per le città
Se la rassegna espositiva ha attratto l’interesse del pubblico, le note più positive si sono ascoltante nei convegni. La sensazione avuta è che la mobilità a due ruote si stia finalmente avviando a diventare un mezzo di rilievo per gli spostamenti urbani. Scontato che ne sia convinta Giulietta Pagliaccio, presidente della Federazione italiana degli amici della bicicletta, associazione da sempre attiva nella promozione delle due ruote a pedali. Un impegno proseguito a Bergamo con la presentazione del progetto e-bike to work, “una soluzione concreta che le aziende possono seguire per cambiare non soltanto il volto delle città, ma per migliorare la produttività e la salute dei lavoratori stessi”. A dare una motivazione scientifica alla necessità cambiamento è stato Marco Passigato dell’Università di Verona. Il coordinatore didattico del Corso Esperto Promotore Mobilità Ciclistica dell’ateneo ha evidenziato come nella trasformazione delle città in atto, con l’ampliamento delle ZTL e delle Zone 30, le e-bike siano i mezzi più veloci e idonei per muoversi. Una visione condivisa dalle istituzioni, in particolare dall’assessore alla mobilità di Bergamo Stefano Zenoni. L’idea è che per le città medio-piccole con limitate risorse economiche una soluzione efficace per una mobilità efficiente sia il bike sharing, meglio se con cicli elettrici per le località collinari come Bergamo. Un’opzione ancora più funzionale per le realtà con alta densità di popolazione e conseguenti problemi di trasporto, traffico e parcheggio. A dare concretezza alla teoria sono state alcune applicazioni presenti a BikeUp, come “ambulabici” della Croce Bianca per soccorsi rapidi, il prototipo di e-bike della Polizia per pattugliamenti in aree ciclo pedonali o gli scooter elettrici cargo di Askoll per la distribuzione urbana delle merci. Insomma, nei prossimi anni è probabile che le due ruote elettriche conquistino spazi cittadini. E che vedremo le novità nei prossimi eventi degli organizzatori della rassegna bergamasca, almeno stando alle promesse di Stefano Forbici: “per il futuro stiamo pensando di affiancare a BikeUP nuovi eventi con format diversi, coinvolgenti e con al centro sempre l’e-bike

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