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BikeMi in crisi: pochi parcheggi e troppi utenti

L’allargamento del servizio di bike sharing di Milano alle periferie sta portando al collasso le stazioni del centro, dimensionate per soddisfare le utenze previste all’avvio del servizio, ma incapaci di accogliere gli attuali abbonati, quasi raddoppiati nell’ultimo anno. Per risolvere la situazione bisognerebbe raddoppiare gli stalli
Gli abbonati sono più di 50.000
Posteggiare il BikeMi sta diventando impossibile, soprattutto in centro”. E’ una delle molte lamentele che stanno giungendo al call center di Clear Channel, il gestore del servizio di bike sharing di Milano. Un problema serio che impedisce a coloro che arrivano all’interno della cerchia dei Navigli di trovare uno stallo libero dove lasciare la bici. Un’operazione d’obbligo, perché pone fine alla condivisione e al relativo pagamento, ma che rischia di non poter essere effettuata o di fare perdere molto tempo all’utente alla ricerca di un parcheggio libero o nell’attesa che se ne liberi uno. A complicare la situazione sono dei disservizi capitati ad alcuni abbonati che hanno avuto il consenso da parte del gestore di effettuare un parcheggio provvisorio che concludesse il nolo per scoprire a posteriori che l’operazione non è andata a buon fine ,tanto da impedirgli di effettuare una nuova condivisione. Disservizi dovuti, secondo Clear Channel, alla “crisi del sistema” causata dall’allargamento del servizio di BikeMi nelle zone periferiche della città, estensione che ha portato la crescita del numero degli utenti e, soprattutto, ha aumentato l’impiego delle bici, comprese quelle a pedalata assistita, come mezzo pratico per raggiungere il centro città. La conferma arriva dai numeri registrati nel 2015 e nel 2016: i prelievi medi giornalieri sono saliti da 11mila a 19mila, gli abbonati da 28mila a 53mila. Un aumento di decine di punti percentuali al quale non è corrisposto un adeguamento delle stazioni più vicine alla Madonnina, le 40 all’interno della cerchia dei Navigli. Per il momento la Clear Channel prova a rimediare con la chiusura delle corse d’ufficio e potenziando il servizio addetto allo spostamento dei mezzi, in particolare di quelli lasciati fuori delle rastrelliere regolari. Si tratta, però, di soluzioni tampone che riescono soltanto a limitare l’emergenza, ma che non sono in grado di porre termine ai disagi fino a quando non saranno presi provvedimenti strutturali. Gli stessi responsabili di Clear Channel hanno dichiarato di avere segnalato ad ATM e Comune, titolari del servizio, i disagi e inoltrato la richiesta di raddoppiare gli stalli delle stazioni del centro.

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