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Autodromo di Monza, una mostra ricorda il pilota e l'uomo Ayrton Senna

Al Museo della Velocità dell'Autodromo è in scena una mostra fotografica che ripercorre la vita del fuoriclasse brasiliano e le vicende umane che l'ha trasformato un mito per tutti gli appassionati. L'esposizione, con cimeli del pilota, resterà aperta fino al 24 luglio
Le foto sono di Ercole Colombo
Ci sono campioni che rimangono nei cuori degli appassionati per ragioni che vanno oltre i meriti sportivi. Uno di questi è Ayrton Senna Da Silva, pilota brasiliano che per un decennio ha entusiasmato gli estimatori della Formula 1 prima di concludere la sua “corsa” con il tragico schianto alla curva del Tamburello di Imola il 1° maggio del 1994. A farlo entrare nella leggenda sono l'abilità al volante e le qualità umane, due temi che sono al centro della mostra “Ayrton Senna. L'ultima notte” allestita presso il Museo della Velocità dell'Autodromo Nazionale di Monza dal 17 febbraio al 24 luglio 2016. Una rassegna curata dal giornalista Giorgio Terruzzi, autore del libro “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” i cui testi fanno da didascalia alle oltre 150 immagini scattate da Ercole Colombo, uno dei fotografi più apprezzati del “circus” della Formula 1 e ad alcuni cimeli del campione, dal contratto con la DAP per il debutto tra i kart alle tute indossate con McLaren e Williams fino al casco verde-oro, i colori del Brasile. Un percorso pensato per rivivere l'intera carriera di Senna, a cominciare dagli esordi con il kart e il memorabile Gran Premio di Monaco del 1984 dove salì alla ribalta della F1 giungendo alle spalle di Alain Prost “danzando” sotto la pioggia con la sua modesta Toleman. E' l'inizio di una carriera che lo porterà a conquistare tre titoli mondiali (1988, 1990 e 1991), 41 vittorie, 65 pole position e 19 giri più veloci. Numeri che lo pongono tra i “grandi” della Formula 1, ma il “mito” Senna è per lo più dovuto al suo lato umano. Una personalità sensibile e fragile raccontata dai curatori della mostra analizzando i legami con amici e piloti rivali, il rapporto "complesso" con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche familiari e la sua ultima notte trascorsa nella “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro. Momento, quest'ultimo, al quale è dedicata una “stanza sospesa nel tempo e nello spazio” dove i visitatori potranno condividere le sensazioni, le riflessioni di una notte colma di pensieri di un campione dall'animo sensibile. La mostra sarà aperta fino al 24 luglio (con orario 10-19 nei fine settimana e 10-13 e 14.18 da mercoledì a venerdì) al Museo della Velocità all’interno del circuito di Monza. L'ingresso è di 7 euro (5 euro il biglietto ridotto).
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