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Africa Eco Race 2022, tappa 7: Stefan Svitko su KTM passa in testa

La tappa numero 7 dell’Africa Eco Race 2022 ha visto i piloti affrontare una prova speciale di 450 chilometri, ed è stata vinta da Stefan Svitko su KTM. Ora sia lui sia Maurizio Gerini hanno davanti a sé altri quattro stage per stabilire chi vincerà
Il sorpasso
In Mauritania, le inondazioni non sono passate da troppo tempo e lo si può evincere, mentre si viaggia verso est, dalla presenza di grandi pozze d’acqua e, tutto intorno, una fitta vegetazione ai bordi della strada.
A parte questo, nella tappa odierna dell’Africa Eco Race, la settima dopo l’annullamento dello stage di ieri, i partecipanti si sono ritrovati 450 chilometri di prova speciale con i classici cordoni di dune, erg e fuoripista, tanto che qualche pilota ha viaggiato insieme.
È il caso, per esempio, delle due Yamaha Ténéré 700 di Alessandro Botturi e Pol Tarres, che stamattina avevano deciso di aspettarsi per proseguire in coppia: “Ci eravamo già messi d’accordo” ha raccontato Botturi al bivacco di Akjoujt, “io che partivo prima l’ho aspettato e poi abbiamo proseguito sempre insieme, perché se una delle nostre moto si insabbia da soli è dura tirarla fuori”.
Così facendo, in prossimità del traguardo, lo spagnolo Tarres, che ha dovuto accelerare più del solito oggi per tenere il ritmo del professor Botturi, ha chiuso sesto davanti al pilota di Lumezzane, settimo.
La tappa di oggi, Chami-Akjoujt, di 515 chilometri complessivi, è stata vinta da Stefan Svitko su KTM,  che ha davanti a sé altre quattro tappe per tentare di conquistare il suo primo titolo all’Africa Eco Race.
Lo stesso, però, si può dire di Maurizio Gerini. Oggi, i due piloti hanno viaggiato più o meno insieme fino a 100 chilometri dal traguardo, tra una traccia da individuare e qualche waypoint da scovare. Poi, una volta terminato il tratto con le dune, lo slovacco ha accelerato il ritmo e ha proseguito da solo.
“Ho provato a stargli dietro” ha spiegato il pilota Husqvarna, che ha chiuso secondo a 6’26”, “ma non era proprio possibile: la sabbia era morbida sulle piste sabbiose e non riuscivo neanche ad avvicinarmi al limite di velocità dei 150 chilometri orari, così lui mi ha distaccato”.
In classifica assoluta, ora Svitko conduce con un margine di 3’46” su Gerini, mentre al terzo posto c’è sempre il francese Xavier Flick che, con il quarto posto di oggi, alle spalle del norvegese Pal Anders Ullevalseter, resta sempre il migliore della categoria Malle Moto, riservata ai piloti che corrono senza alcun supporto e senza assistenza.
Sembrano aver preso un bel ritmo anche gli altri italiani: Massimiliano Guerrini ha chiuso 11° con la sua Husqvarna davanti al 12°, Lucio Belluschi su Ténéré e Salvatore Di Benedetto, 14° anche lui sul bicilindrico Yamaha, mentre Francesca Gasperi ha chiuso 15ª assoluta.
Alcuni di loro hanno viaggiato insieme per alcuni tratti della speciale, ma ognuno ha fatto la sua parte, soprattutto Guerrini, partito dalle ultime posizioni. L’impresa è stata notata anche da Jean Louis Schlesser, che si è congratulato con loro facendo notare a Di Benedetto, che al rifornimento era 29°, di aver rimontato ben 14 posizioni tra sorpassi e gas aperto.
Al bivacco, Gasperi ha raccontato di non essersi mai insabbiata: inizialmente ha viaggiato con un buon ritmo insieme con lo slovacco Martin Benko, e dal rifornimento, al chilometro 245, ha proseguito con Belluschi fino a che lui non si è piantato. A quel punto ha continuato da sola, incontrando poi anche Di Benedetto.
Jean Louis Schlesser partecipa alla soddisfazione dei quattro piloti e, sorridendo, confessa: “Avevo paura che per i bicilindrici sarebbe stata troppo pesante, questa tappa!”. Invece, complice anche un cielo velato che ha attutito il calore che oggi non ha superato i 38 gradi, le cose sono filate lisce.
Quella di domani, invece, sarà la prima tappa ad anello dell’Africa Eco Race 2022, con un trasferimento di 24 chilometri a inizio e fine. La prova speciale, di 423 chilometri e 800 metri, partirà di nuovo presto per evitare il grande caldo delle ore centrali della giornata.
Si prevede un tratto selettivo quasi inedito, con dune ma anche distese pietrose, oltre, ovviamente, ai fuoripista.
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