Integra, meccanica e ciclistica da moto
Sotto la carrozzeria da scooterone, comodo e protettivo, si nasconde infatti una
moto "vera" nella meccanica e nella ciclistica. Il motore è un nuovo bicilindrico parallelo a 8 valvole di 670 cm³,
equipaggiato con una versione evoluta del cambio sequenziale a doppia frizione DCT (appunto Dual Clutch Transmission) già visto sulla VFR 1200 F e la trasmissione finale a catena. Tre le modalità di guida: manuale (MT) che consente al guidatore di cambiare le sei marce grazie ai pulsanti posti sul blocchetto sinistro sul manubrio; oppure automatica (AT) con le due possibilità Sport (S) per la guida "allegra" e Drive (D) per le andature normali.
Da moto anche il telaio a traliccio in tubi d'acciaio, le ruote da 17", la forcella con steli da 41 mm e il mono posteriore con sistema Pro-Link. L'impianto frenante a doppio disco monta di serie il sistema di frenata combinata con antibloccaggio
C-ABS. Tra le doti c'è anche il prezzo: 8.600 euro (franco concessionario).
L'impianto frenante ha l'ABS di serie e il sistema di frenata combinata: con la leva posteriore (nella foto a sinistra) si aziona anche un pistoncino della pinza anteriore. Il vano sottosella (nella foto a destra) non è dei più capienti (appena 15 litri), ma è grande abbastanza per ospitare un casco jet o una cerata antipioggia.
La strumentazione digitale è completa e sempre ben visibile: sotto alle numerose spie ci sono tachimetro, contagiri, conta km totale e parziale, orologio e indicatore del livello. Tra gli optional ufficiali (nella foto a destra) ci sono le borse laterali da 29 litri e due bauletti centrale (da 35 e 40 litri) la città e i viaggi.
Borse e bauletto si montano sul portapacchi (anch'esso optional) che si fissa ai maniglioni.

Un cambio che stupisce
All'
Integra bisogna abituarsi, in particolare alla "mano invisibile" che aziona la frizione in partenza e in cambiata, ma bastano pochi chilometri.
La posizione di guida è comoda con busto diritto, manubrio vicino e piedi un po' avanzati (ma la sella è un po' alta e soprattutto larga, chi ha le gambe corte fatica ad appoggiare i piedi a terra). Il motore è molto gradevole, spinge forte ai bassi e medi regimi, ma la vera sorpresa è il cambio: divertente da usare in "manuale", è semplicemente perfetto in automatico Sport perché tiene le marce, cambia al momento giusto e si adatta alla guida grazie alla centralina che "interpreta" le manovre del pilota.
Raro rimpiangere la moto, persino nei percorsi guidati dove entrano in gioco anche la maneggevolezza e la tenuta di strada, entrambe molto buone. Validi anche i freni e ben a punto l'ABS che entra in funzione solo se è realmente necessario.

NC 700 X, per chi è attento alle spese
La
NC 700 X è la prima crossover "leggera" di Honda. Grande attenzione anche ai costi di acquisto e di gestione: la NC 700 X costa solo
6.590 euro, ha una percorrenza d'uso (dichiarata) di ben 27,9 km/litro e prevede i tagliandi ogni 12.000 km. A
7.590 euro (1.000 euro in più della "normale") è disponibile la versione DCT con cambio automatico-sequenziale a doppia frizione. Quest'ultima secondo noi è la configurazione ideale per la
NC 700 X: si può usare in modalità automatica con le marce che entrano da sole (due modalità: Drive per la guida rilassata, Sport per quella "brillante") oppure sequenziale, che permette di selezionare i rapporti con il comando sulla manopola di destra. Anche il motore rende meglio: non a caso la potenza cresce a 51,9 CV.
Tra le gambe del pilota, cioè al posto del normale serbatoio, la
Honda NC 700 X ha un vano portaoggetti che può contenere un casco integrale. Il serbatoio della benzina si trova invece sotto la sella, con il bocchettone nascosto sotto la seduta del passeggero: la capacità è di soli 14 litri, ma visti i consumi ridotti la Honda promette comunque un'autonomia di 390 km. Soluzioni classiche invece per la ciclistica: il telaio è una struttura a diamante in tubi d’acciaio, mentre per le sospensioni abbiamo una normale forcella con steli da 41 mm e un monoammortizzatore con escursione di 150 mm. Le ruote da 17” di diametro montano pneumatici da 120/70 davanti e 160/60 al posteriore. L'altezza della sella è di 83 cm mentre il peso con il pieno di benzina è di 218 kg.
La Honda NC 700 X è equipaggiata di serie con ABS e sistema di frenata combinata che permette di ripartire l'azione automaticamente su entrambe le ruote. Molto buone le finiture: nonostante si tratti di un modello a buon prezzo, la qualità Honda si nota, specialmente nell'accoppiamento delle plastiche.

Posizione di guida azzeccata
La posizione di guida della Honda
NC 700 X è corretta e adatta a qualsiasi statura. Il manubrio largo e le pedane ben distanziate dalla sella permettono una seduta comoda e poco affaticante. Interessanti le manopole di diametro inferiore al solito: chi ha le mani piccole si trova molto meglio, per gli altri c'è poca differenza. L'imbottitura della sella è sufficientemente morbida da permettere viaggi lunghi senza chiedere troppi "sacrifici" al fondoschiena, ma la seduta è alta: chi non è uno "spilungone" si trova in difficoltà, soprattutto nelle manovre.
Le sospensioni sono da vera crossover, cioè morbide per assorbire le asperità del terreno e l'asfalto rovinato delle città. La strumentazione è ben visibile: il display digitale, pur essendo molto compatto, offre tutte le informazioni ed è di facile lettura. Efficace il lavoro delle sospensioni, mentre è davvero buono il sistema frenante C-ABS: anche in caso di "inchiodata" l'azione è sempre ben bilanciata e l'ABS funziona correttamente. Il cambio manuale è risultato po' duro.
La NC 700 X convince anche fuori città, la quinta e la sesta marcia sono piuttosto lunghe, il motore risulta meno brillante e bisogna scalare di marcia per ottenere una risposta pronta, ma in autostrada si viaggia a 130 km/h con un filo di gas e i consumi sono sempre bassi. Onesto il comportamento in curva: le sospensioni morbide ma ben tarate evitano pericolosi "ondeggiamenti" del posteriore e mantengono la ruota anteriore ben "piantata" a terra finché l'andatura è normale. Più che discreto anche il riparo dall'aria: il parabrezza (regolabile manualmente su due posizioni) copre testa e spalle del pilota fino ai 130 km/h, solo oltre questo limite la pressione si fa sentire, soprattutto sul casco.
La NC 700 X mantiene le promesse anche alla voce consumi: noi l'abbiamo provata sul misto (città e autostrada) e abbiamo riscontrato un valore di poco superiore ai 25 km/litro.

NC 700 S, la naked per imparare
Come tutta la famiglia, anche la nuova
NC 700 S monta il nuovo motore bicilindrico in linea di 670 cm
3 raffreddato a liquido, leggero e compatto ma soprattutto poco assetato di carburante Di serie anche qui l’impianto ABS e interessante il vano portaoggetti davanti al pilota, al posto del serbatoio. Per 1.000 euro in più sarà disponibile anche la versione con cambio automatico-sequenziale DCT a doppia frizione, che funziona davvero bene.
Facile, anzi, facilissima da guidare, la
NC 700 S è sicura in ogni situazione, anche nelle mani di chi non ha mai guidato una moto. In città si sguscia veloci tra le auto in colonna, grazie alle dimensioni compatte e al raggio di sterzo ridotto.
Apprezzabile anche il comando della frizione leggerissimo da azionare, che non stanca mai la mano.
Tra le curve è divertente
Su strada aperta e nel misto
la piccola Honda mette in mostra un’ottima maneggevolezza. Il motore è brillante e vigoroso ai bassi e medi regimi, meno agli alti regimi (dove il limitatore “taglia” in modo un po’ brusco).
OK le sospensioni, confortevoli senza essere cedevoli; anche i freni funzionano bene.