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Triumph Trophy SE, 1000 km in tre giorni

Abbiamo partecipato al Tridays in Austria in sella ad una Triumph Trophy SE 2013, macinando circa 1000 km. La nuova GT inglese ha affrontatto tutti i tipi di percorso. Ecco come è andata

Milano-Neukirchen-Milano

Partendo da Milano, in sella alla Triumph Trophy SE 2013, abbiamo percorso circa 500 km per raggiungere la cittadina di Neukirchen in Austria, dove si è svolto il Tridays 2013, il più grande raduno Triumph in Europa (qui le news). Stessa distanza al ritorno per un  totale di circa 1000 km "macinati" su strade di ogni tipo, anche sulla sella del passeggero. All'andata abbiamo puntanto in direzione Chiavenna, raggiungendo poi il confine svizzero, da dove abbiamo preso la strada per Davos arrivando poi al confine con l'Austria. Da l' ci siamo diretti per chilometro verso l'Italia per un passaggio sullo spendido Lago di Resia. Poi di nuovo sui monti, in direzione Innsbruck e infine Neukirchen dopo un passo delle Alpi tirolesi percorso al tramonto. Il ritorno è stato meno ricco di curve ma più impegnativo per il grande caldo e l'autostrada: siamo partiti in mattinata dal Tridays e abbiamo raggiunto Oetz in autostrada. Poi abbiamo percorso la valle fino a Solden e siamo saliti sul Passo Rombo, dove ci ha accolto una pioggia gelida e qualche metro di neve. Siamo scesi verso Merano e abbiamo ritrovato il caldo, per poi affrontare il traffico della Brennero-Modena con la Triumph Trophy SE da Bolzano fino a Verona, poi A4 in direzione Milano e arrivo in serata. Ecco come si è comportata la turistica inglese.


Una moto "abbondante"

La Triumph Trophy SE è una classica Gran Turismo tutta carena e comfort, l'ideale per i lunghi viaggi come il nostro e per i veloci trasferimenti autostradali a velocità medie elevate. La Triumph Trophy SE è senza dubbio "abbondante": l'ampia carena garantisce un'elevata protezione da aria e intemperie per pilota e passeggero. Il motore, invece, abbonda in coppia: il 3 cilindri da 1215 cm³ fornisce una discreta spinta fin dai bassi regimi, erogando la potenza con regolarità senza sentire il maxi peso della Trophy (300 kg a secco). I 132 CV dichiarati dalla casa e 120 Nm di coppia massima, sono più che sufficienti per garantire buone accelerazioni e sorpassi rapidi, anche in uscita dai tornanti la Triumph Trophy se la cava beneA velocità autostradale il motore trotta a 4-5000 g/min come se stesse passeggiando. Ricca la dotazione di serie: ci sono ABS, controllo di trazione, mappature del motore selezionabili, regolazione elettronica delle sospensioni, parabrezza regolable elettricamente, stereo con radio e presa USB per Mp3, ben 2 prese 12V (una nel cupolino e l'altra nel top case) e il set di valigie.


 

Tanto comfort

Il comportamento su strada della Triumph Trophy 1200 ci ha piacevolmente sorpreso, non è certo un fulmine nei cambi di direzione, ma passare da una curva all'altra è facile e richiede poco sforzo. Solo quando si spinge un po' e si cercano angoli di piega elevati, bisogna fare i conti con il peso elevato e le sospensioni morbide, il telaio comunque asseconda in maniera soddisfacente anche i ritmi più allegri. Equilibrata nei trasferimenti di carico, della Trophy ci hanno convinto anche le sospensioni elettroniche, che si possono settare in base al peso e al tipo di guida. Passando al posto del passeggero, per 300 km in autostrada, abbiamo potuto apprezzare la sella ben sagomata e i maniglioni piazzati alla giusta distanza. Il baule ha una "gobba" apposta per appoggiare la schiena e le pedane sono posizionate in modo ottimale. Si può oziare in poltrona per tutto il viaggio, godendosi il paesaggio protetti dall'ampia carena. I consumi nel nostro tragitto tra città e strada, si sono attestati circa 5,1-5,3 litri per 100 km, in pratica poco meno di 20 km con un litro. Un consumo buono, ma che è peggiorato sui passi alpini - dove abbiamo spremuto il motore e sfiorato i 6 litri per 100 km - e in autostrada dove siamo saliti a 5,6 litri per 100 km. In pratica la Trophy beve più o meno come la Tiger Explorer, che è meno pesante ma ha un motore con un carattere un po' più sportivo.


Pregi e qualche pecca

La Triumph Trophy SE garantisce un ottimo comfort e una buona guidabilità, due elementi non sempre facili da ottenere, non manca qualche difetto, a partire dall'estetica, troppo ispirata alla BMW R 1200 RT rispetto alla quale però offre una dotazione più ricca ma alcune finiture meno curate. Altra pecca gli specchietti retrovisori dalla visibilità limitata. Chiudono il pacchetto dei "contro" le borse laterali e baule dalla capienza mediocre, si poteva fare di più su una moto di questa categoria.    



 
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