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Suzuki GSX-R 1000 2018: arriva la nuova colorazione MotoGP

Le GSX-R 1000 e la top di gamma 1000 R arrivano nelle concessionarie italiane con la nuova colorazione MotoGP e grafiche dedicate. Nate in pista, si comportano molto bene anche su strada grazie in particolare al Low RPM Assist. Prezzi e caratteristiche
In livrea MotoGP
Ispirata alle GSX-RR ufficiali del Team ECSTAR, la GSX-R 1000 di Suzuki approda ora nelle concessionarie nella nuova colorazione MotoGP.  La nuova veste grafica si presenta con la parte bassa della carenatura in blu, le aree a ridosso degli sfoghi per l’aria e i pannelli laterali del cupolino  in nero e l’elemento di raccordo con il serbatoio che riprende il grigio titanio del silenziatore. Poco più sotto, la grande scritta Suzuki abbinata al logo del Team ECSTAR.
L’esclusiva colorazione, va detto, non è però l’unico elemento che avvicina la superbike di Hamamatsu alle GSX-RR portate in pista da Iannone e Rins: anche a livello di tecnologia, ciclistica e motore, le somiglianze sono infatti numerose. A spingerla ci pensa il quattro cilindri Euro 4 da 202 cv e 117,6 Nm di coppia con distribuzione a fasatura variabile delle valvole SR-VVT (Suzuki Racing-Variable Valve Timing). Il sistema, ereditato appunto dalla GSX-RR ufficiale, modifica in modo semplice e puntuale l’alzata e la fasatura delle valvole in funzione del regime del motore, permettendo in tal modo di combinare un’eccezionale elasticità ai bassi a un allungo impetuoso agli alti. Ad aiutare ci pensano poi anche i doppi iniettori S-TFI (Suzuki-Top Feed Injector) e le valvole parzializzatrici dello scarico SET-A (Suzuki Exhaust Tuning-Alpha), che contribuiscono non poco a rendere sempre sostanzioso il tiro del motore lungo tutta la curva di erogazione.
Tre invece le modalità di guida selezionabili dal pilota grazie al Drive Mode Selector (S-DMS). Sempre a livello di elettronica, da sottolineare anche il Motion Track TCS (Traction Control System) regolabile su 10 livelli e gestito dalla centralina ECU in base ai dati registrati dalla piattaforma inerziale, che rileva i movimenti della moto sulle sei direzioni dei tre assi spaziali. L’ABS lavora anche a moto inclinata, regolando la frenata in curva in base all’angolo di inclinazione della moto. Le sospensioni sono Showa, con una forcella di tipo BPF sulla GSX-R1000 e una BFF sulla 1000R. La R è equipaggiata inoltre di Launch Control, che aiuta a eseguire partenze fulminee, e di Quick Shift bidirezionale, per passare da un rapporto all’altro senza necessità di azionare la frizione.
Pensata per l’uso in pista, la GSX-RR sa comportarsi come si deve anche su strada: in tal senso, si ringraziano il Low RPM Assist, che impedisce al motore di scendere troppo di giri allo stacco della frizione e il Suzuki Easy Start System, che avvia il motore richiedendo giusto una minima pressione del pulsante di start.
Prezzi: entrambe già disponibili nelle concessionarie con la colorazione MotoGP, costano 16.690 euro la GSX-R 1000 e 18.990 la 1000 R. 
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