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Smith in MotoGP: talento nascosto o favoritismi?

Assieme al rinnovo di Cal Crutchlow nel team Tech3 è arrivata la promozione di Bradley Smith nella massima categoria. Un nuovo contratto che fa molto discutere, perchè il pilota inglese non ha ancora saputo dimostrare il suo talento

Crutchlow ok... ma Smith?

Con il comunicato stampa di Yamaha Tech3 (qui l'articolo) la lista di team e piloti 2013 è in via di completamento. La conferma di Cal Crutchlow è forse la soluzione più logica dopo il fallimento della trattativa con Ducati, mentre qualche dubbio lo solleva la scelta di Bradley Smith come compagno di squadra sulla Yamaha M1. Attualmente il giovane inglese (classe 1990) corre con la squadra Tech3 nella Moto2, categoria dove ha debuttato a inizio stagione e dove non ha ancora ottenuto grandi risultati: tre podi recenti confermano la sua crescita ma il settimo posto in campionato con 69 punti non lo fa rientrare fra i migliori della categoria. Perchè promuovere in MotoGP un pilota che - per quanto promettente - non ha ancora maturato l'esperienza nella categoria inferiore?

A Bradley mancano i numeri

Herve Poncharal, team manager dell'inglesino in Moto2 e MotoGP, ha promosso il suo pilota basandosi più sull'istinto che su numeri e risultati. In rari casi un azzardo così ha dato i suoi frutti (per esempio l'arrivo in MotoGP di Casey Stoner per mano di Lucio Cecchinello, quando il suo soprannome era "Rolling Stoner") e bruciare le tappe in questa maniera rischia di rovinare una carriera non ancora ben definita, abbassando il livello medio dei piloti in griglia e contravvenendo alle regole della meritocrazia. Solo favoritismo da parte del boss Tech3 (magari spinto da qualche sponsor) o davvero non si trovano altri piloti più esperti sul mercato ai quali assegnare una sella importante come quella del miglior team privato del 2011? Diversi altri piloti in Moto2 hanno "più numeri" di Smith e ancora nessun contratto in MotoGP.
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