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Stradali retrò - Moto Guzzi V7 Special vs Triumph Bonneville

Sono facili da guidare, comode e costano il giusto. La Bonneville è meglio curata e più potente, la V7 pesa di meno ed è più agile. Vanno bene anche per chi è alle prime armi e sono perfette in città come sostitute dei “soliti” maxiscooter

Classiche tuttofare

Triumph Bonneville e Moto Guzzi V7 sono due stradali retrò facili da guidare, comode e capaci di prestazioni soddisfacenti, grazie ai motori bicilindrici belli pronti ai bassi regimi. E con un paio di piccole borse, possono sostituire benissimo lo scooter in città.
La Bonneville “moderna” è cambiata poco dalla presentazione del 2001, se si eccettua l’arrivo dell’iniezione e l’aumento della cilindrata fino agli attuali 865 cm3. Ha una posizione di guida rilassante, con una seduta morbida e bassa che consente a tutti di mettere i piedi a terra con sicurezza e manovrare bene i suoi 223 kg (rilevati) che non sono pochissimi.
La famiglia V7 invece è stata aggiornata quest’anno: è arrivato un motore con nuovi cilindri e testate che l’hanno migliorato parecchio. La posizione di guida non è male, ma è più “rannicchiata” di quella della Triumph: chi è sul metro e 80 piega parecchio le gambe. In compenso la Guzzi è più leggera dell’inglese e si manovra da fermo (quasi) con un dito. Entrambe hanno finiture soddisfacenti, anche se la V7 ha in giro qualche fascetta bloccafili di troppo, e dispongono di numerosi accessori ufficiali e aftermarket. Ultima dote importante, i prezzi sono abbordabili e l’usato tiene bene. Più di così...


V7, comoda e rapida

Su strada
La V7 Special è comoda e tiene bene la strada. Il peso ridotto e le gomme strette la rendono rapida nell’impostare le curve, ma l’assetto piuttosto rigido va in crisi sull’asfalto un po’ rovinato. Il nuovo bicilindrico sale rapido di giri e spinge con grinta, almeno nelle prime marce. I freni però vanno strizzati per dare il meglio e il cambio poco preciso va usato con delicatezza (meglio la Bonneville). Contenute le vibrazioni fino ai medi regimi; oltre si fanno sentire su manubrio e pedane. 
In autostrada
La sella è comoda e anche il passeggero sta bene, ma per viaggiare è d’obbligo il parabrezza (presente tra gli accessori ufficiali). Come tutte le moto “vecchio stile”, la V7 non offre alcuna protezione dall’aria, va bene al massimo per brevi tragitti. In velocità è stabile, non teme le scie di altri veicoli e riesce a mantenere buone medie, peccato solo che le vibrazioni si facciano sentire intorno ai 120-130 km/h. I consumi rimangono sempre sotto controllo.
In città
Il peso contenuto e l’angolo di sterzo ridottissimo permettono di muoversi agevolmente nel traffico. Anche ai bassi regimi il motore non strappa ed è ricco di coppia: peccato che il piccolo bicilindrico scaldi parecchio, nelle giornate più calde può essere fastidioso.  Le sospensioni rigide digeriscono male le buche, il pavé e le strade dissestate. Per avere buoni spazi d’arresto, il freno anteriore va usato con decisione; buona invece la modulabilità del posteriore, lavora bene ma difficilmente blocca la ruota.




Bonneville, un classico moderno

Su strada
La Bonnie ha linee classiche, ma telaio e sospensioni sono moderni e si sente: guidata un po’ “allegramente” risulta efficace e divertente su qualunque percorso. Scende in piega meno rapida della V7, ma sui percorsi con tante curve ha reazioni più fluide dell’italiana. Il motore ha i CV che servono e permette di dimenticarsi del cambio: per tenere un buon ritmo basta “giocare” col gas. I freni sono potenti, più efficaci di quelli delle Guzzi, i comandi morbidi e ben dosabili. 
In autostrada
L’unico limite della Bonneville in autostrada è la mancanza di protezione aerodinamica. Il motore, invece se la cava piuttosto bene: alle alte velocità non “gira” alto e, a differenza della V7, trasmette poche vibrazioni. In due si sta comodi ma il passeggero soffre la mancanza di un appiglio (il maniglione è un accessorio “ufficiale”). La stabilità e la precisione nei curvoni sono buone, nessun problema anche sulle giunzioni dei cavalcavia. Buoni i consumi.
In città
La sella bassa e il manubrio rialzato permettono di affrontare il traffico in relax. Lo sterzo è abbondante e garantisce manovre in un fazzoletto (anche se la Guzzi risulta comunque più agile). Il motore ha un’erogazione dolce e regolare (ma scalda anche lui parecchio), cambio e frizione sono morbidi. Buona la forcella che filtra bene le asperità della strada, meno efficaci invece gli ammortizzatori posteriori: sono rigidi e fanno sentire un po’ troppo le buche.



I nostri rilevamenti

  V7 Special Bonneville
Velocità massima km/h 169,4 185,9
Accelerazione    
0-400 metri 14,9 14,4
0-1000 metri 29,1 27,8
0-100 km/h 6,5 5,7
Ripresa (da 50 km/h in 5a marcia)    
400 metri 14,6 15,1
1000 metri 28,8 29,2
Potenza massima alla ruota    
CV/kW 42,1/31,4 54,58/40,7
giri al minuto 6430 8300
Coppia massima alla ruota    
Nm/kgm 5,69/55,77 84,08/8,53
giri al minuto 2718 5800
Frenata    
da 100 km/h 52 47,3
Consumi    
Autostrada 17,6 17,8
Extraurbano 24,0 28,8
90 km/h 23,2 20,2
120 km/h 19,0 19,0
Al massimo 13,8 10,0
Autonomia (chilometri con un pieno)    
90 km/h 388 304
al massimo 282 180
Prezzo 8.390 8.500
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giggio
Ven, 03/08/2013 - 09:54
più bella la Guzzi, ma mi pare che la Triumph vada molto meglio!
Ashlar
Ven, 03/08/2013 - 12:39
Il confronto è fuorviante: avete paragonato la versione meglio allestita e rifinita della Guzzi V7 con il modello base della Bonneville. Il confronto corretto è con la V7 stone a 7.990 € e in questo caso la Guzzi costa 500 € in meno. Per quanto riguarda le prestazioni è normale che la Bonnie vada più forte visto che ha un 865 cc conto il 749 cc della Guzzi.
VincenzoLt1973
Ven, 03/08/2013 - 14:35
anche in virtu del peso minore..non e' specificato ma ci sono circa 40 kg di differenza se non erro.
Marte939
Ven, 03/08/2013 - 18:17
Io preferisco la v7 perche' e' piu' agile e leggera, e' anche piu' bella da vedere e poi e' fatta in Italia...la triumph ha dei cerchi orribili, i FINTI carburatori ( che a me sembrano una presa in giro), costa di piu' e non ha di serie contagiri e maniglie passeggero.
Supersprint
Ven, 03/08/2013 - 18:24
come motore non c''e' storia, la triumph e' un'altro pianeta, lo dico da possessore di Bonneville e dopo aver provato la V7.
Atticus_22
Ven, 03/08/2013 - 19:42
Come estetica non c'è paragone...la V7 coniuga passato e presente in modo armonioso...anche se preferisco la versione Stone...la Triumph ha un motore più pronto, ma se si vuole spingere si vira su altre scelte...
jfuga
Lun, 07/15/2013 - 10:49
Indubbiamente la Guzzi V7 supera la Triumph in quanto a bellezza, specie la versione stone ( a mio avviso). Peccato però che il motore sia così poco potente da attrarre per lo più donne e soggetti alle prime armi, se avesse avuto 65 cv almeno, allora sarebbe stato trovato molto più interessante da un gran numero di motociclisti. La Guzzi ovviamente non è una moto per correre ma si presenta come erede delle fantastiche cafè racer e un po' di pepe in più non guasterebbe.