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Rincari autostrade 2021: A35 e A21 più care del 3,4 e 3,2%

La norma contenuta nel decreto Milleproroghe blocca gli adeguamenti (cioè gli incrementi) tariffari per le società in corso di aggiornamento o revisione del rapporto concessorio. Fanno eccezione Brebemi (A35) e la A21, i cui pedaggi crescono di oltre il 3%
Rincari autostrade

Attraverso la norma introdotta nel decreto Milleproroghe, il Governo ha deciso per la sospensione di qualsiasi adeguamento tariffario nei confronti delle società per le quali è in corso l’aggiornamento/revisione del rapporto concessorio. Tradotto, per il 2021 non è previsto alcun rincaro sul 98% della rete autostradale. Nel 2% rimanente rientrano invece la Brebemi (A35) e la A21, i cui pedaggi crescono rispettivamente del +3,49 e del 3,20%.

Di seguito il dettaglio degli incrementi.



Autovia Padana +3,20%

L’incremento sulla tratta A21 Piacenza-Brescia deriva dall’applicazione della nuova convenzione, efficace da marzo 2018 a seguito di una procedura di gara. L’incremento è dovuto alla somma dei parametri tariffari rappresentati da: inflazione (0,50%), parametro “riequilibrio” (-0,45%), parametro legato alla remunerazione degli investimenti (3,15%).

Bre.Be.Mi. +3,49%
Per il collegamento autostradale Milano-Bergamo-Brescia, l’incremento deriva dalle seguenti componenti: inflazione (+0,50%), parametro “riequilibrio” (2,9%). L’entità dell’aumento tariffario risente degli elevati oneri di costruzione di una nuova tratta autostradale. Per tale collegamento comunque, il concessionario applica uno sconto del 30% per gli utenti abituali.

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