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RC Auto e sistema CARD, ANCMA: necessario rinviare l'entrata in vigore della norma

A poche settimane dall’entrata in vigore della norma, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori torna sull’argomento CARD per denunciare le gravi conseguenze che ne deriveranno a livello economico. “E indispensabile - si legge nella nota diffusa da ANCMA - rinviare subito le disposizioni in materia contenute nella legge sulla concorrenza

Riforma sistema CARD
Il sistema CARD va riformato e, nel frattempo, è necessario rinviare le disposizioni contenute nella legge concorrenza. A poche settimane dall’entrata in vigore della norma, operativa dal 1° gennaio 2023, Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) torna con insistenza sull’argomento, evidenziando gli aumenti del 30% sui premi già registrati ad oggi e, sopratutto, quelli che arriveranno di qui al prossimo futuro. “In attesa dell’apertura di un tavolo per la riforma del CARD, ovvero la Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto, è indispensabile - si legge nella nota diffusa da ANCMA - rinviare subito le disposizioni in materia contenute nella legge sulla concorrenza. Come ampiamente previsto, gli effetti della norma, operativa del 1° gennaio 2023, hanno già portato ad aumenti di oltre il 30% sui preventivi dei premi assicurativi. E, secondo i dati forniti dal portale facile.it, in alcune zone d’Italia gli aumenti possono arrivare a superare il 100%. Tutto questo, alla luce della situazione inflattiva, porta con sé un elevato rischio di elusione e un potenziale fattore di rallentamento del mercato delle due ruote che sta attraversando una fase molto positiva”.


Cos’è il CARD (e perchè non funziona)
Introdotto nel 2007, il sistema di risarcimento diretto CARD, prevede che il conducente che subisce un incidente non venga risarcito dall’assicurazione del responsabile del sinistro, bensì dalla propria, che riceverà successivamente un rimborso forfettario dall’assicurazione del conducente che ha causato l’incidente. Un meccanismo - ve ne abbiamo parlato in diverse occasioni - che ha generato negli anni effetti positivi sui premi assicurativi e, soprattutto, sui tempi del risarcimento nel settore auto, ma che tuttavia, come chiaramente evidenziato da uno studio commissionato da ANCMA all’Università LUISS e dell’andamento del mercato assicurativo, ha anche generato effetti distorsivi sulle polizze per le due ruote derivanti dalla rigidità del meccanismo di rimborso a forfait, poco adatto agli incidenti motociclistici, che presentano, tra l’altro, anche un elevato tasso di danni alla persona. 

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