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Prezzo benzina, app e sito per risparmiare

I prezzi medi della benzina hanno sfiorato i due euro al litro in questi primi giorni del 2023. Per “risparmiare” bisogna trovare i distributori col prezzo più basso: in questa impresa sono di grande aiuto il sito del ministero e alcune app

Prezzo benzina
Con lo stop al cosiddetto “taglio delle accise”, dal 1 gennaio 2023 il prezzo dei carburanti è tornato vicino ai 2 euro al litro. Più precisamente, parlando ovviamente di benzina verde, i prezzi variano  dagli 1,8 euro al litro al self agli 1,95 euro per i "serviti".

Come “risparmiare”
Un vero e proprio “salasso”, che secondo le previsioni di Assoutenti andrà a pesare, mediamente, per 366 euro annui in più per famiglia ipotizzando due pieni al mese. Non stupisce quindi che sia partita la “caccia” al prezzo più basso, ma come trovare i distributori più convenienti? Il primo strumento utile è certamente quello messo a disposizione dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, cioè l’Osservaprezzi Carburanti, che pubblica, aggiornandoli quotidianamente, i costi di gasolio e benzina praticati dai singoli distributori della rete Italiana.

Per i più “tecnologici” esistono anche app che offrono lo stesso servizio: “Prezzi Benzina” è certamente tra le più note e consente di vedere sulla mappa dove si trova il distributore più economico filtrando anche per tipo di carburante. Un sistema utilizzato anche da app come Fuelio, iCarburante e Benzina Comparatore di prezzi che, seppur con interfacce diverse, svolgono lo stesso servizio con mappa e GPS. Certo, non ci illudiamo: anche trovando il distributore più “economico”, di questi tempi per fare il pieno è bene mettere in conto una spesa certamente superiore a quella di qualche mese fa.

Taglio delle accise: tutta la storia
Introdotto dal Governo draghi a marzo 2021, il taglio delle accise è parso fin da subito nient’altro che una “toppa provvisoria”. Il taglio era stato prorogato di mese in mese fino al 1 dicembre 2022, quando il nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni lo aveva “alleggerito” della metà (si passava cioè da uno “sconto” di 30 centesimi ad uno ben di 18) poi lo stop definitivo agli "sconti" dal 1 gennaio di quest’anno.

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