Tra le sei personalità che nel 2018 entreranno a far parte della Hall of Fame di AMA, l’American Motorcyclist Association, ci sarà anche Nicky Hayden, “premiato” per il suo talento e per il prestigio regalato negli anni di carriera al motociclismo americano.  Nato ad Onwensboro, nel Kentucky, il pilota statunitense passò alle derivate dell’AMA Supersport nel 1998, iniziando così una carriera ricca di successi e obiettivi centrati. Nel 2002 conquista l’AMA Superbike diventando il più giovane campione nella storia del campionato, poi, nel 2003, l’esordio nella MotoGP in sella alla RC211V con Honda Repsol, in squadra insieme a Valentino Rossi, del quale diventerà grande amico. Il riconoscimento più importante arriva però nel 2006: grazie a ben 9 podi e alle due vittorie a Laguna Seca e ad Assen, Nicky vince il mondiale MotoGP, interrompendo la serie di 4 mondiali portati a casa dal “nostro” Rossi. Dopo tredici anni nel motomondiale, per il campionato del 2016 passa al mondiale Superbike in sella alla Honda CBR1000RR SP del team Honda World Superbike. Il 15 maggio 2016, in occasione di Gara 2 sul Circuito di Sepang ottiene la sua prima vittoria nel Mondiale. Quell’anno chiuderà la stagione al quinto posto con 248 punti.
Rimane in Superbike anche nel 2017, affiancato in squadra da Stefan Bradl. Poi, il 17 maggio di quell’anno, l’incidente stradale a Riccione e la morte dopo cinque giorni all’età di soli 36 anni. A salutarlo saranno in tantissimi… Nella sua città natale, Owensboro, è stata inaugurata una statua in suo onore e, nel corso del cosiddetto AMA Legends & Champions Week End del 7-9 dicembre 2018, il suo nome verrà scritto nella  Hall of Fame  di AMA insieme a quelli  di Skip Eaken, Clifford "Corky" Keener, Terry Cunningham, Gary Davis e May McGee.