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MotoGP 2016, aggiornamenti al regolamento tecnico e sportivo

MotoGP news – Nuove decisioni sono state prese dalla Grand Prix Commission per quanto riguarda il regolamento tecnico della MotoGP, con l'aggiunta di alcuni sensori, e il regolamento sportivo con alcune restrizioni dei test per tutte le tre categorie
Novità in arrivo
In occasione nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini la Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, Chairman), Ignacio Verneda (CEO FIM), Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), in presenza di Javier Alonso (Dorna), Mike Trimby (IRTA, Segretario della riunione) e Corrado Cecchinelli (MotoGP Director of Technology) ha preso alcune decisioni riguardo i regolamenti tecnici e sportivi. In quello tecnico della MotoGP, con effetto immediato, è stato confermato il criterio per l'impiego di sensori aggiuntivi. Ogni produttore può designare un sensore aggiuntivo, che potrebbe non essere disponibile per tutti gli altri team. Tuttavia, i dati di questo sensore potranno essere utilizzati solo per fini di registrazione dati e senza alcun effetto sulle strategie di controllo. Inoltre, in aggiunta ai sensori omologati ci sarà anche un elenco dei dispositivi liberi che saranno gli unici ad esser consentiti per comunicare con l'ECU. I dettagli dei dispositivi liberi saranno pubblicati nel regolamento. Nel regolamento sportivo della stagione 2016 ci sarà la restrizione dei test per tutte le tre categorie. Attualmente i piloti Moto3 e Moto2 possono effettuare test in qualsiasi momento solo su due circuiti designati, uno che appare in calendario e un altro che invece è esterno rispetto al campionato. Così facendo si sono creati alcuni vantaggi per i piloti che hanno avuto più possibilità di girare e svantaggi per chi invece ha avuto difficoltà nel prenotare le date. In futuro, i piloti potranno provare in qualunque circuito e il massimo previsto è di dieci giorni. Nella top class, invece, ai costruttori sarà consentito di provare con i propri team e i rispettivi piloti per un massimo di cinque giorni su qualsiasi circuito, invece che su uno solo. Per il resto potranno continuare a provare con i collaudatori che utilizzeranno gli pneumatici a disposizione per i test. Cambiamento decisivo invece per i team in leasing, che se fino ad oggi potevano provare solo ed esclusivamente con i collaudatori, avranno a disposizione cinque giorni totali con i proprio piloti. I test in questione sono da considerarsi oltre a quelli ufficiali in programma con Dorna e IRTA e continuano ad essere vietati nel periodo dal 1 dicembre al 31 gennaio e due settimane prima della gara su un dato circuito.
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