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Minicar sui posteggi moto: a Bergamo è pioggia di multe

Di fatto, cioè sul libretto, sono ciclomotori, ma l’ingombro è quello di una smart. Per quanto riguarda le minicar la questione parcheggio rimane ancora tutta da chiarire. Per alcuni possono sostare negli stalli dei motorini, per altri, Comune di Bergamo in primis, vanno invece multate
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Politica e trasporti
Classificate come ciclomotori, le minicar non possono condividerne i parcheggi. Questo, almeno, secondo l’amministrazione comunale di Bergamo che, con un’ondata di multe, ha fatto infuriare studenti e genitori, obbligati a pagare le sanzioni lasciate nei tergicristallo delle minicar parcheggiate fuori da licei e istituti superiori. “Con i vigili a Bergamo è una battaglia persa - scrive un genitore su Facebook - se parcheggi la micro-car negli spazi dei motorini, perché quello è il tuo mezzo di trasporto per andare a scuola, ti multano perché occupi due stalli…complimenti per la vostra solerzia”. Parole evidentemente confermate dall’assessore all’ambiente e mobilità del Comune Stefano Zenoni, che in tutta risposta ha ricordato la disciplina della sosta che, appunto “prevede che nessun mezzo possa parcheggiare a cavallo tra le linee che non sono sormontabili”. Che siano cinquantini o 125, poco cambia: “la polizia locale - ha ribadito Zenoni - li multa perché sono a tutti gli effetti delle auto. Non sono ovviamente dei Suv, ma sono poco più piccoli della Smart e, per l’ingombro e l’impatto, in alcuni casi vanno ad invadere la sede stradale”. Questa la linea del Comune che, sottolinea ancora l’assessore, “non ha intenzione di cambiare interpretazione né di creare degli appositi stalli per le microcar”.

Cosa dice la legge?

Oltre ovviamente ai genitori costretti a pagare, c’è però qualcun altro di diverso parere: lo scorso marzo, il giudice di pace del Tribunale di Lecco aveva per esempio annullato una multa per sosta di una minicar sul lungolago, sancendo di fatto la possibilità di parcheggio negli stalli delle moto. Una confusione frutto del vuoto normativo lasciato dalla politica: dal 2008 è fermo in Senato un disegno di legge volto ad aggiungere un ulteriore comma all’articolo 158 del Codice della strada che definisce le minicar come quadricicli a motori, con caratteristiche costruttive determinate entro certi limiti che, se superati, portano a considerare il mezzo come un autoveicolo.

Paga il parcheggio o cambia auto
E quindi? Quindi il comune va avanti: “se vigerà l’obbligo di creare degli appositi stalli per le macchinine lo faremo, ma non saranno gratuiti”, ha concluso Zenoni, arrivando perfino a suggerire l’acquisto di un’auto elettrica, per la quale il parcheggio sulle strisce blu è, in città, totalmente gratuito…

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