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Eurobike Award 2014, ecco i vincitori

Eurobike Award 2014: sono ben 56 i prodotti valevoli di un premio per la giuria dell’esposizione tedesca dedicata alla bicicletta. Quattro gli Award per le E- Bike/Pedelec e ben due gli ambiti Gold Award, mentre per quanto riguarda il Green Award il vincitore ha stupito tutti…
Tutti i premiati
A giudicare dal numero di iscrizioni alla selezione, gli Eurobike Award messi in palio dalla fiera di Friedrichschafen sembrano essere diventati il premio più ambito nel settore della bicicletta. Sono stati quasi 500, infatti, i prodotti proposti dalle aziende di tutto il mondo, fra bici complete, accessori e abbigliamento tecnico.
Fra questi la giuria – formata da giornalisti ed esperti del settore – ha selezionato ben 56 “vincenti”, suddivisi fra Award, Gold Award e Green Award.
La bici elettrica si è comportata egregiamente in questa competizione, incamerando ben quattro Award e due Gold Award, mentre il Green Award è andato a un accessorio molto comune, ma interpretato questa volta in maniera molto originale, oltre che ecocompatibile.
D’altronde, per le E-Bike, o Pedelec che dir si voglia, è stata creata una categoria apposita che ha visto competere il meglio della produzione attuale, con poche novità tuttavia dal punto di vista dell’impostazione generale del mezzo. Questo giudizio è confermato da uno dei giudici, il designer tedesco Nils Holger Moormann, che ha dichiarato come: “ Nonostante si sia fatto già molto nel campo della e-mobility, siamo ancora abbastanza lontani dall’aver raggiunto una soluzione perfettamente integrata”. Anche un suo “collega”, il giornalista della testata tedesca Velopress, Peter Barzel, ha rincarato la dose sottolineando come: “mi sarei aspettato molte più proposte legate alla mobilità, mentre ancora i prodotti mi sembrano troppo focalizzati sullo sport. Ad ogni modo quanto abbiamo giudicato era tutto di alto livello e ottima qualità”.
Se, in effetti, il prodotto E-Bike sembra oggi aver trovato una sua impostazione tecnica di base condivisa (una volta scelta la collocazione del motore), è sui particolari funzionali, sul design e sull’interazione con il mezzo che le aziende del settore sembrano essersi concentrate.


Ecco perché i Gold Award sono stati assegnati alla Stromer ST2, la prima Pedelec connessa con il mondo esterno attraverso una SIM card integrata e alla CUBE Carbon Hardtail, caratterizzata dal un telaio in carbonio. La Stromer ST2 ha vinto perché è direttamente in comunicazione con Internet e le ormai onnipresenti App; ovviamente, poi, la ST2 è anche dotata di Bluetooth, GPS e GSM, così che la bici possa essere geolocalizzata facilmente e in tempo reale. La ST2 nasce poi per l’uso quotidiano, per cui si è pensato anche a proteggerla contro i furti, darle un’ampia autonomia tramite una potente batteria integrata nel telai e luci in grado di rimanere attive per 24 ore consecutive.
La CUBE è stata premiata invece per essere riuscita a integrare l’unità motrice Bosch in un telaio in carbonio. Le potenzialità di questo materiale hanno permesso di ottimizzare la posizione del motore sulla bici, nonché quello delle batterie, poste sul tubo discendente anteriore. Anche le prestazioni se ne avvantaggiano, grazie alla maggiore rigidità del complesso, che non dovrebbe far perdere nemmeno una frazione di coppia espressa dall’unione di gambe e motore. Ovviamente, infine, anche il peso ridotto della bici completa ne aumenta le potenzialità di utilizzo.
Passando agli Award “normali”, troviamo nell’ordine la FLYER Flogo, la Protanium Mobilling (Smartphone controlled e-bike), la Haibike SDURO AllMnt PRO e la BionX Night Crawler. Fra queste la più interessante è sicuramente la raffinatissima MTB Haibike, che porta al debutto la motorizzazione Yamaha, ma che soprattutto porta nel settore delle bici elettriche le raffinatissime sospensioni a controllo elettronico Yamaha e:i shock. Questi elementi utilizzano la potenza di calcolo e i sensori già presenti sul motore per regolarsi in base alle condizioni del terreno, mentre la tecnologia “a cadenza zero” del motore assicura un supporto senza interruzioni. In Germania questo gioiellino sarà disponibile a circa 5.000 euro.
Interessante anche il prototipo Protanium Diavelo, che unisce un motore elettrico e una batteria nascosti alla vista a una trasmissione a cardano, finora utilizzata principalmente sulle bici da battaglia pensate per lo sharing. Qui invece la soluzione della finale ad albero è utilizzata come ulteriore tocco di stile su una bici tutta in carbonio e dotata di una gestione elettronica che “parla” ampiamente con una App dedicata e in grado di monitorare tutte le funzioni della bici e tutto ciò che riguarda anche chi la pedala, fino alla sua vita sui social network…
Molto più tradizionale appare invece la FLYER Flogo, che utilizza questo simpatico nome per provare a diventare la bici elettrica per eccellenza in ambito urbano. Ha proporzioni molto compatte, ma si guida come una bici “grande” ed è stata pensata per essere il più possibile adatta all’utilizzo in città. Utilizza la motorizzazione Panasonic ed è disponibile in versione da 250 W (25 km/h) o 350 W (45 km/h).


Ancora più cool è tuttavia la BionX Night Crawler, che rappresenta una delle tante proposte di fat bike elettriche viste a Eurobike. D’altronde le Fat Bike sono la moda nascente del momento, per cui le più recenti bici elettriche non potevano esimersi dal seguire questo filone. In questo caso il motore utilizzato è il BionX posteriore in grado di produrre fino a 50 Nm, utilissimi nell’uso sulla sabbia o sulla neve, tipici di questo tipo di bici. Caratteristica distintiva del motore è la sua capacità di ricaricarsi in rilascio e in discesa e di sfruttare al meglio le tante soluzioni BionX per la gestione efficiente dell’energia, della potenza espressa e in combinazione a un peso complessivo del motore di soli 4 chili.
E il Green Award? Lo scorso anno non era stato assegnato e anche per Eurobike 2014 il premio non è andato a una bici completa o a un sistema di trazione, bensì a un accessorio molto comune ma difficile da innovare come le manopole del manubrio. Eppure, i ragazzi della tedesca Velospring hanno stupito tutti, proponendo delle manopole – chiamate sen comfort – realizzate in legno di noce, dalla forma particolarmente ergonomica e dotate al loro interno di un supporto ammortizzato, in grado di smorzare le vibrazioni che dalla strada e dalle gomme filtrano fino al manubrio. I giurati hanno trovato una sensazione tattile molto piacevole grazie al legno e hanno ammesso che il vantaggio del supporto ammortizzato è evidente dopo pochi metri. Ciliegina sulla torta: le manopole sono anche bellissime da vedere e presentate in un packaging da prodotto di lusso.

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