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Le dieci migliori e-bike di EICMA

Dai prototipi futuristi alle bici a pedalata assistita ispirate al passato fino a innovativi modelli per la città, il cicloturismo e l’offraod. Alla rassegna milanese si sono viste molte e-bike di interesse per stile, tecnologia e innovazione come quelle che vi riportiamo

Modelli per tutte le esigenze

La rassegna milanese si arricchisce ogni anno di bici a pedalata assistita, modelli che hanno già conquistato le città del Nord Europa e sono in attesa di diffondersi anche nel Sud del continente, Italia inclusa. Modelli comodi per spostarsi in modo veloce e pratico nelle città, ma pure per divertirsi in montagna o esplorare il territorio al ritmo lento del pedalare. Un settore in crescita e con proposte sempre più interessanti per design e innovazione tecnologica come hanno confermato gli esemplari esposti a Milano. Oltre ai modelli al quale abbiamo dedicato articoli specifici vi segnaliamo qui alcune e-bike che si sono fatte notare più di altre per lo stile o le qualità tecniche.

 

Prototipi con futuro su strada

Tra le concept in mostra tre si sono distinte in modo particolare. La Yamaha ha svelato la B01 dall’estetica familiare, soprattutto per gli amanti di Fantic. Il telaio, infatti, è lo stesso a traliccio pressofuso in lega di alluminio della Issimo, ma personalizzato con un design più sportivo e dotato, naturalmente, di un motore elettrico Yamaha. Il modello dovrebbe essere commercializzato nel 2023, non si sa ancora se nella versione a pedalata assistita con velocità di 25 km/h o in quella speed pedelec con limite innalzato a 45 km/h. Viceversa, è del tutto originale la Geo, pieghevole progettata dallo studio di design spagnolo Anima per conto della Ossby Bikes che la introdurrà in listino nel 2023. Una folding dall’estetica distintiva e realizzata con materiali sostenibili, come resine vegetali e fibre riciclate. Il sistema di piegatura verticale brevettato consente di chiuderla in “un secondo” in modo sicuro ed evitando danni alla rigidità della bici. Pesa appena 11 kg e ha un’autonomia fino a 50 km. Il terzo prototipo è della start up torinese To.Tem nota per il monopattino Lynx e decisa ad ampliare la propria gamma con l’e-bike Cobra seguendo la filosofia aziendale: la sicurezza. Qui è rappresentata dalla telecamera nel sotto sella che riprende la strada dietro il ciclista e la trasmette sullo smartphone avvisando in caso di pericolo di collisione. “Telefonino” utile anche per la navigazione con l’app ottimizzata per la scelta di strade a misura di bici. Plus del modello sono anche la leggerezza (15,5 kg), merito anche della forcella in carbonio, e della trasmissione a cinghia. Le batterie da 250 Wh assicurano pedalate elettriche fino a 75 km.

 

Piccole cittadine con carattere

Nel settore delle compatte la più ammirata è stata la Bad Bike News Bad, ma anche altri modelli hanno attratto i visitatori. Una è la Yadea Y80 con cerchi in lega da 20” di facile sostituzione grazie alla forcella in magnesio monobraccio e all’assenza dei foderi posteriori sul lato sinistro. Ha batterie da 432 Wh, cambio a rapporto unico e peso di 23,8 kg. Puntano sullo stile del “motorino” con sellino lungo la RKS e la Super73. Il marchio appartenente al gruppo MJ Group della Benelli non ha rilasciato dati tecnici, mentre il costruttore californiano ha proposto diverse varianti della serie Z con listini a partire da 2.399 euro e con un kit elettrico di base con motore nel mozzo posteriore e batterie con energia sufficiente per viaggi fino a 80 km. Malgrado l’estetica ispirata al passato, ha app per l’accensione, il monitoraggio dei viaggi, l’aggiornamento software da remoto e la navigazione.

 

Il gusto della pedalata vintage

Lo stile retrò si è visto in altri modelli come la Velocifero E.Classic con design che riprende le moto degli anni Trenta con tanto di “cilindri” a V, sellino a sbalzo molleggiato e lo schema della sospensione anteriore. Un e-bike di 33 kg con ruote fat da 26x4” mossa dal motore centrale alimentato da batterie da 432 Wh che consentono autonomie fino a 80 km. Moderne sono le luci a Led, il “cruscotto” in Lcd e i freni, con disco davanti e tamburo dietro. Ha un’intera gamma vintage la Rayvolt, tra cui segnaliamo la Cruzer con design ispirato alle café racer degli anni '60 e al surf beach cruiser. Costa da 3.250 euro, ma il prezzo può salire con i numerosi accessori disponibili come kit luci, borse laterali e parafango in pelle, porta tavola da surf, pneumatici con striscia bianca e pure il più moderno Gps. A scelta è anche il kit elettrico con il motore nel mozzo da 50 Nm che può essere sostituito da uno da 100 Nm e le batterie da 504 Wh con quelle da 1.008 Wh per incrementare l’autonomia da 60 a 80 km. Ha freni a disco, frenata rigenerativa e ruote fat. Stile e riferimenti storici sono simili per l’Italmoto Tiquattro E3, ma la vera news è rappresentata dalla Trionfale che sembra strizzare l’occhio alle moto da cross del passato con le ruote tassellate da 24”, le doppie sospensioni a molle posteriori e il sellino biposto. Appartengono al nuovo millennio le componenti, con il motore Bafang nel mozzo e le batterie da 696 Wh ad assicurare pedalate elettrizzanti fino a 80 km. Il cambio è a 7 rapporti, i freni a disco idraulici e le luci a Led. Disponibile anche con motori da 500 e 750 W, con quest’ultima accreditata di una velocità di 60 km/h.

 

I modelli per intenditori

Tra i modelli più ammirati al Salone ne citiamo due già noti, ma ora disponibili sul mercato. La prima è la Vent eGravel Frontier esposta anche in versione da cicloturismo con manubrio dritto e set di borse. A renderla speciale è la doppia ammortizzazione Fox con escursione da 40 mm che permette pedalate confortevoli anche sugli sterrati. A muoverla è il sistema FSA HM 1.0 con motore nel mozzo e accumulatori da 252 Wh al quale si può abbinare una “borraccia-batteria” di pari capacità per allungare l’autonomia. Di rilievo la componentistica comprensiva, tra l’altro, del cambio Sram Rival a 12 marce, freni idraulici con dischi da 160 mm e degli pneumatici Pirelli Cinturato Gravel da 28”. La seconda è la Scapin e-Bone, MTB con caratteristiche “muscolari” grazie alla leggerezza conferita dal telaio in monoscocca di carbonio e del kit Fazua con batterie da 250 Wh, Il risultato è un modello da 16,9 kg nella variante Matathon equipaggiata con gruppo Sram con cambio ASX XX1 Eagle a 12 marce e freni a disco G2 Ultimate. Le sospensioni sono Fox con all’anteriore la Factory Float DPS e al posteriore la Factory 34 Float 120 Fit4 Kashima.

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