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Da Solex a cafè racer vintage

Chi l’ha detto che per creare una café racer è necessario partire da una moto potente e cattiva? A Martin è bastato un economico Solex degli anni cinquanta ritrovato rovistando in un vecchio garage, pochi tocchi riusciti... et voilà, la special è servita
Una Solex particolare
Il motorino-bici francese è stata un’icona del Dopoguerra: concepito nel corso della Seconda guerra mondiale da Marcel Menneson e Maurice Goddard il Solex è arrivato sul mercato nel 1946, nel momento giusto, quando c'era fame di mezzi di trasporto a basso prezzo. Il Solex costava meno della concorrenza e consumava molto poco, negli anni si è affermata come mezzo di trasporto di massa con 8 milioni di esemplari venduti fra il 1946 e il 1988. Di recente, poi, il marchio Solex è su mezzi elettrici realizzati con la collaborazione di Pinifarina: la gamma attuale comprende quattro modelli, un ciclomotore e tre bici a pedalata assistita. Quello di Martin è un Solex d’inizio anni Cinquanta. Descrive così la sua creazione: “Perché non penso che ci sia una cilindrata minima per una pretendente al titolo di café racer, e visto che sono un fan di Solex, ho modificato questo modello che un’amica mi ha offerto dopo averlo trovata in un angolo del suo garage”. Le modifiche hanno interessato le ruote (ora più piccole), e il motore, ora più potente. Anche la sella è stata sostituita con un modello in cuoio Le Bon Coin, mentre il faro arriva da un Motobécane SP50, che aggiunge – a detta del proprietario – un aspetto più sportivo; infine, il manubrio è stato rovesciato per una posizione più “racing” e il parafango è stato accorciato. Secondo Martin, ora il Solex è una vera “bestia da corsa”. Ultimo dettaglio, certo non secondario: Martin ha deciso di non riverniciarlo per conservare il suo aspetto retró e ci pare una buona idea. Non sappiamo quanto abbia utilizzato questa special, ma Martin non si tira indietro e l'anno scorso ha percorso 1.258 km attraversando la Francia su un Solex di serie, con il gruppo SoxRiders, dalla Côte d’Opale alla Costa Azzurra, in 5 giorni, 8 ore e 5 minuti. Proprio vero che la passione motociclistica non si misura in cm3!
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