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Assicurazioni, siti truffa e polizze contraffatte in crescita

I siti pirata non riconducibili ad alcuna compagnia assicurativa sono in costante crescita: la truffa è dietro l’angolo e le conseguenze possono essere molto serie. L’allarme arriva dall’Ivass che, mettendo in guardia i consumatori, fornisce qualche consiglio per evitare le trappole
Polizze contraffatte
Affidarsi alla rete per la ricerca delle polizze assicurative più vantaggiose può in alcuni casi dimostrarsi una buona idea: analizzando le numerose offerte proposte dalle diverse compagnie, i comparatori di prezzo permettono per esempio di scegliere la soluzione che meglio si adatta alle tasche dell’assicurato. Attenzione però, perché il web può dimostrarsi anche molto “pericoloso”: i siti pirata, portali cioè non riconducibili ad alcun intermediario iscritto al registro Unico e denominati con nomi che solo all’apparenza ricordano quelli di aziende in regola (www.genialitaly.com, www.admiraassicurazionionline.com oppure www.assicurazione-airone.it, giusto per fare qualche esempio) sono infatti in costante crescita. Lo sottolinea Roberto Copia, responsabile della divisione vigilanza intermediari Ivass: “Quanti dei 2,8 milioni di veicoli immatricolati che nel 2017 risultavano sprovvisti di copertura assicurativa potrebbero in realtà essere assicurati da una polizza falsa acquistata via web con intermediari irregolari?”. Lo spunto proposto da Copia è interessante perché in grado, in alcuni casi ma certamente non in tutti, di ribaltare la questione: truffatori che non pagano l’RC o consumatori - in buona fede -  truffati da finte compagnie assicurative?
I cittadini - spiega Copia - per risparmiare rischiano di perdere denaro e incorrere nelle sanzioni previste per assenza di copertura assicurativa (multa, sequestro del veicolo e ritiro della patente con sanzioni inasprite dalla nuova legge). Non solo, chi viene danneggiato da veicoli circolanti privi di valida copertura assicurativa deve chiedere l’indennizzo al Fondo di garanzia delle vittime della strada, alimentato da tutti gli assicurati (con quel 2,5% di ciascun premio Rc auto pagato sulle polizze)”. Il fenomeno va arginato e l’Ivass - per quanto possibile - corre ai ripari: qualora l’Authority dovesse appurare l’illegittimità di un sito, viene immediatamente pubblicato sul portale dell’Istituto di vigilanza un comunicato per informazione e tutela dei consumatori e contemporaneamente segnalato il reato all’autorità giudiziaria. Per tutelarsi, i consumatori devono comunque adottare alcune importanti misure di sicurezza: è bene insospettirsi qualora il pagamento del premio risulti a favore di conti online o carte di credito intestati a persone diverse dall’intermediario, inoltre, una volta stipulato il contratto, è meglio verificare l’effettiva copertura del proprio veicolo attraverso il sito www.ilportaledellautomobilista.it. In caso di dubbi o sospetti, è sempre possibile rivolgersi al contact center dell’ISVAP - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo - telefonando al numero 800.48.66.61.
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