Il marchio Benelli ha appena compiuto il primo secolo di vita. L’industria è infatti nata nel 1911 per volontà della vedova Benelli, che decise di investire i propri risparmi in un’attività che potesse assicurare un futuro ai suoi sei figli. Abbandonato così il lavoro agricolo, fu così aperta un’officina a Pesaro per effettuare le riparazioni e produrre parti di ricambio per i veicoli a motore in circolazione all’epoca. Dopo avere effettuato interventi in molti campi, dagli aerei alle armi, nel 1920 Benelli presentò un primo prototipo di 75 cc, che successivamente raggiunse i 98 cc con l’inizio della produzione in serie. Iniziò così una storia nella quale la produzione fu strettamente legata alle competizioni a livello nazionale e mondiali. L’azienda non superò indenne la prima crisi degli anni Settanta, e nel 1972 l’attività entrò a far parte del Gruppo De Tomaso, con Moto Guzzi. Nonostante qualche modello azzeccato, Benelli chiuse una prima volta i battenti nel 1988. Due tentativi di rilancio sono stati effettuati prima da Giancarlo Selci nel 1989 e poi da Andrea Merloni sei anni più tardi, ma entrambi non hanno dato i risultati attesi. Così, dopo la chiusura nel 2005, l’ultimo intervento di salvataggio è quello attualmente operato dal Gruppo cinese Qianjiang.
