Rossi ci va giù duro: la GP12 non si guida

Il dottore è stufo

Valentino Rossi non le manda più a dire, dopo la prova deludente di Losail i suoi giudizi sul lavoro di Ducati, in diretta davanti alle telecamere di Italia 1, sono stati duri. Tanto per cominciare la moto non si guida, proprio come l’anno scorso. Lui ha fornito indicazioni di quello che gli serve e di quello che non va bene, ma sta agli ingegneri tradurre le sue sensazioni in soluzioni tecniche adeguate. Come dire, in Ducati non sono stati capaci di ascoltarmi. A chi gli fa notare che altri piloti in sella alle Ducati riescono a fare meglio di lui risponde sarcastico: è vero, a Barbera basta arrivare davanti a me ed è soddisfatto, non importa la posizione, Hayden dà l’anima e arriva sesto, se io arrivassi sesto non andrebbe bene comunque.

Nessuna speranza per Jerez

Poi passa all’analisi della GP12: va meglio quando ha le gomme finite, ho fatto il mio giro migliore alla fine della gara… tutti possono capire che c’è qualcosa che non va. Quando c’è più grip la GP12 sottosterza, è evidente che c’è qualcosa ce non va, almeno adesso può spingere senza temere di cadere come l'anno scorso. Magra consolazione per un campione del mondo... Dopo il contatto con Barbera che gli ha fatto perdere il treno per il sesto posto ha pensato di tornare ai box, ma poi ha deciso di fare il professionista e terminare la gara. La motivazione è a zero a quanto pare… Per Jerez non si fa illusioni, il risultato non può cambiare e ha deciso di smettere di essere ottimista come l’anno scorso, quando diceva che con il secondo step di telaio le cose sarebbero andate diversamente. Se questo non è un divorzio quantomeno è l’inizio di una vita da separati in casa. È c’è già chi dice ci sia una Yamaha per lui con un grosso sponsor disposto ad investire sul dottore.