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Loris Capirossi saluta le corse dopo 22 anni di Motomondiale

328 gare, 99 podi e 3 titoli mondiali: con questo bottino "Capirex" si ritira dall'attività agonistica. Si dedicherà a tempo pieno alla Safety Commission.

A soli 18 anni con già due Mondiali in tasca

Loris, classe 1973, esordisce nel motomondiale nel 1990 su una Honda RS125 del team Pileri: una fiducia che il ragazzino bolognese ricambia in modo inatteso. Con tre successi (l'ultimo nella rocambolesca Phillip Island), Capirossi diventa il più giovane campione del mondo di tutti i tempi. L'anno successivo la sua supremazia in campionato è ancora più netta e il bis iridato arriva quasi fosse scontato.

Il difficile inizio con le 250cc

Il passaggio alle 250cc arriva nel 1992 ma senza moto ufficiale c'è poco da fare. L'anno seguente in Honda sbarca anche Max Biaggi con Loris che perde il titolo all'ultima gara contro Harada. Il 1994 vede il Corsaro approdare in Aprilia monopolizzando il Mondiale per tre stagioni, con buona pace di Loris che nel 1995 prova il salto nelle 500cc in sella a una Honda ufficiale: stagione dura la sua, ma un solo podio basta per la chiamata di Wayne Rainey, ormai team manager, che lo vuole in Yamaha. La prima vittoria nella classe regina, a Eastern Creek, non salva il rapporto tra i due, già deteriorato.

Tris iridato battendo Valentino Rossi

Il ritorno alla quarto di litro, stavolta con Aprilia, non porta i frutti sperati e il passaggio alla benzina verde manda in crisi la casa di Noale. Il riscatto, però, è dietro l'angolo perchè nel 1998 arriva il terzo inaspettato titolo mondiale: a Buenos Aires, nell'ultima gara del campionato, Loris beffa nientemeno che Valentino Rossi. Ma anche il rapporto con Aprilia si rompe e Capirossi decide di tornare con la Honda del team di Fausto Gresini.

Storico successo al Mugello nel 2000

L'anno successivo si manifesta la rivincita del nove volte campione del mondo che sfrutta anche le potenzialità di una moto superiore. Il 2000 segna lo sbarco definitivo nella 500cc con il memorabile successo del Mugello dopo una battaglia storica con Rossi e Biaggi. Il team Pons paga dazio rispetto alla moto ufficiali e Loris ne risente nei due Mondiali successivi, specie nel 2002 quando la concorrenza si attrezza con motori a 4 tempi.

Quante avventure con la Ducati

La chance di un ritorno in grande stile gliela offre Ducati nel 2003: Loris esordisce con la Desmosedici e conquista una splendida vittoria a Barcellona disputando una stagione esaltante, che non trova seguito nel 2004 a causa di alcune scelte errate della casa di Borgo Panigale. Ancora una volta, però, il riscatto è dietro l'angolo: nel 2005, grazie anche alla scelta Bridgestone, porta a casa due successi importanti (Motegi e Sepang), preludio alla sorprendente stagione 2006 in cui non fosse stato per l'incidente con Gibernau a Barcellona, avrebbe lottato per il quarto titolo mondiale.

Ultimo acuto 4 anni fa a Motegi

Arriva il 2007 e Capirossi fa la sua conoscenza del "cannibale" Casey Stoner che vince il Mondiale lasciando solo le briciole a Loris. Il successo di Motegi sarà anche l'ultimo della sua grande carriera. L'anno successivo è la volta sella Suzuki con cui inizia un cammino tutto in salita: le numerose cadute e i ripetuti infortuni condizionano il suo rendimento. A Brno nell'anno 2008 arriva l'ultimo podio, il 99esimo. Per l'ultimo Mondiale della sua vita sposa il progetto del team Pramac Racing tornando in sella a una Ducati con il sogno di arrivare a 100 podi. Sogno che svanisce presto e, nel weekend di Misano, Loris annuncia ufficialmente il suo ritiro. Ma resterà nel circus, per dedicarsi a tempo pieno alla Safety Commission.

Grazie di tutto campione!
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