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GP Catalunya, il regno di Valentino Rossi

Gli spagnoli favoriti d'obbligo nel Gran Premio di casa: Pedrosa, Lorenzo e Marquez promettono scintille sul Montmelò. Ma occhio a Valentino Rossi, animato da propositi di riscatto dopo un inizio di stagione difficile e dopo l'incolpevole zero rimediato al Mugello. Qui nel 2011 la prima pole in MotoGP di Marco Simoncelli

Vince il chi azzecca il giusto mix

Una pista che premia chi sceglie il giusto compromesso nel set-up: il circuito su cui si svolge il GP di Catalunya, sesto atto del Mondiale MotoGP, è stato inaugurato nei pressi di Montmelò, venti chilometri di distanza da Barcellona, nel 1991, in prossimità dei Giochi Olimpici svolti in terra catalana nel 1992. La pista è lunga 4.655 metri e presenta un rettilineo che supera il chilometro, seguito da lunghi e veloci curvoni verso destra che impegnano severamente i pneumatici. Non meno importante il tratto guidato, dove - più che la percorrenza di curva - contano l'erogazione del propulsore e l'inserimento in curva. Difficile, quindi, azzeccare la messa a punto, considerato anche che sul tracciato corrono anche le Formula 1, che - con il loro peso - tendono a creare avvallamenti e irregolarità sul manto stradale. Anche se bisogna sottolineare come le quattro ruote abbiano alcuni punti del circuito riservate solo a loro, e che quindi la sovrapposizione è parziale.
 

Rossi il re. Pedrosa la lepre 

È il Dottor Rossi a detenere il record di vittorie al Montmelò: cinque affermazioni in MotoGP, che arrivano a nove se si contano tutte le classi in cui ha corso il pilota pesarese. Quest'anno, per lui, il podio è l'obiettivo dichiarato: molto dipenderà dalla posizione di qualifica, visto che per il nove volte Campione del Mondo ormai sembra esserci una specie di "sindrome da sabato": prove libere al vertice e qualifiche in ombra, con tutto ciò che la cosa comporta in ottica-gara. Favoriti d'obbligo sembrano essere i piloti spagnoli: Pedrosa qui ha vinto nel 2008 e si presenta come capoclassifica; Lorenzo, trionfatore nel 2010 e nel 2012, vuole recuperare ulteriormente in classifica. Marquez, dopo lo zero in classifica e le cadute a ripetizione raccolte al Mugello, dovrà dimostrare di sapere gestire il proprio limite, consapevole di quanto sia difficile farlo sulla pista di casa. Da ultimo, una doverosa nota: qui, nel 2011, Marco Simoncelli siglò una pole position strepitosa, la prima in carriera in MotoGP, vanificata in seguito da una condotta di gara opaca. Bello pensare che chi non c'è più possa, in un modo o nell'altro, guardare chi si gioca la casella della partenza al palo in questa edizione.

 
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