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Dakar 2024 - 2° tappa, Cornejo va all’attacco e Branch vacilla

Il pilota del Botswana ha ancora un margine di 2’55” su José-Ignacio Cornejo, ma il cileno gli ha recuperato quasi 12’ in un sol colpo

Ross Branch resta al comando della Dakar ma nella seconda tappa del rally iI suo vantaggio si è ridotto di parecchio: il pilota del Botswana ha ancora un margine di 2’55” su José-Ignacio Cornejo, ma il giorno prima il cileno della Honda era solo quarto in classifica generale e gli ha recuperato quasi 12’ in un sol colpo.

 

Distacchi contenuti

La tappa di 635 km che ha portato i concorrenti da Al Henakiyah ad Al Duwadiwi non ha fatto una grande selezione e alla fine i distacchi fra i primi sono risultati piuttosto contenuti, con tutti i piloti distanziati l’uno dall’altro di meno di un minuto fino al settimo classificato, Toby Price. Ha fatto eccezione Cornejo che nel finale ha fatto la differenza: 5’59” il suo vantaggio su Luciano Benavides, secondo classificato. Nulla di trascendentale per una gara che deve articolarsi in due settimane colme di difficoltà, ma indicativo dello stato di forma del cileno e della Honda ufficiale. Lo squadrone della Casa giapponese è agguerritissimo e al primo controllo orario, dopo 41 km, aveva già messo davanti Pablo Quintanilla, Adrien Van Beveren, Ricky Brabec e Nacho Cornejo; anche se, ad onor del vero, al primo check i primi nove concorrenti erano tutti racchiusi in un minuto.

 

Problemi per la Kove di Klein

Tra di loro però non c’era Mason Klein che la mattina era al terzo posto della classifica generale: vittima di un problema meccanico alla sua Kove, ha perso più di due ore per ripartire ed è giunto in fondo con il 110º tempo e un ritardo di 2h14’34”. A meno di un miracolo, addio sogni di gloria.

Intanto Branch, partito per primo, continuava a perdere terreno ed è stato raggiunto dagli altri che hanno così potuto beneficiare a loro volta dei bonus previsti dal regolamento, 1” al km per il primo e per quelli che sono insieme a lui, regola introdotta per controbilanciare lo svantaggio di partire davanti.

Al controllo di passaggio del km 226 in testa alla speciale c’era Quintanilla ma con un solo secondo di margine su Cornejo e 12” su Luciano Benavides, e al km 342 è passato al comando Cornejo, con Benavides a 1’30”, Quintanilla a 2’08” e Pryce a 2’18”. La lotta per la vittoria è finita lì e il cileno ha conquistato la vittoria, per lui la settima in una tappa della Dakar.

Alle sue spalle Benavides, Quintanilla, Sebastian Bühler, Brabec, Sam Sunderland, Price.

Branch non è andato oltre l’11º posto ma mantiene il comando della gara con 2’55” di margine su Cornejo e 7’15” su Brabec. Quintanilla, Benavides e Sanders sono già a 15’20”, 17’22”e 17’ 24”, e devono inseguire. Paolo Lucci, migliore degli italiani, è 22º nelle classifiche generale a 54’ 41” dal leader.

 

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